Pietro parla e gli ascoltatori, scrive Luca negli Atti degli Apostoli, «si sentirono trafiggere il cuore». Pietro è efficace nel suo discorso perchè parla a partire dalla propria esperienza personale… Paolo, quando cercò l’approccio filosofico-culturale all’Aeropago di Atene ne usci con le ossa rotte! Agli uomini non interessano le parole… interessa la vita! La testimonianza! La gente si sente toccata nel cuore perchè Pietro è il primo trafitto… porta dentro il dramma di un rinnegamento… Se parla da redento lui che ha attraversato il suo proprio fallimento tutti si sentono nelle possibilità di partecipare allo stesso destino! Il cuore trafitto è una condizione fondamentale per una vera conversione: chi non ha preso coscienza seriamente e realmente della propria responsabilità rispetto alla morte di Cristo non sperimenterà mai l’amore potente di Gesù! Chi, tutto sommato, si sente una brava persona, che ha fatto tutto bene, che non ha colpe per cui vergognarsi, fonderà la vita sulla propria giustizia… nulla di più antievangelico in assoluto! «Cosa dobbiamo fare?», chiedono i pentiti di cuore. Alla vita c’è da dare una sterzata radicale! «Quel giorno furono aggiunte circa tremila persone»: non si dice furono convertite ma furono aggiunte dalla grazia al cammino di fede comunitario. La Chiesa…. Buona giornata
p.s. Una preghiera per Vittoria che oggi tumuliamo al cimitero in attesa della vita piena in Cristo
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