Un tale, ieri sera, è intervenuto nel corso della recita del rosario con delle parole di scherno rispetto alla sensatezza della preghiera, giudicata razionalmente inutile e fuorviante. Non lo biasimo. La preghiera è un atto che può aver senso solo nello Spirito, cioè se Dio stesso ci ammette alla comunione con Lui. Se pensiamo sia una nostra opera, è fuori dubbio, totalmente ininfluente. Grazie ad amici come questo ci è dato di capire quale grazia abbiamo nel poter aprirci all’opera di un Altro oltre che alla nostra! L’uomo non agisce il solitudine, non sfida la realtà con le sue sole forze, ha un alleato! Mi piace leggere tutto questa dinamica in queste parole illuminanti di Gesù: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Provate a pensare ad un bambino che sta facendo un’attività e testardamente si chiude a riccio rifiutando ogni aiuto: razionalmente è un bambino intelligente? Direi di no… è solo un bambino testardo, orgoglioso e presuntuoso! La verità di non essere individui ma persone in relazione, aperti all’altro da noi, è ciò che rende veramente liberi! Liberi da se stessi, liberi dalla propria onnipotenza… semplicemente veri! Che differenza c’è tra un medico che crede e uno che non crede? Non usano tutti e due le stesse medicine e le stesse procedure? Assolutamente sì! Uno crede che oltre al suo  operare c’è anche un altro… e uno crede che c’è lui o niente! A ognuno la scelta… Buona giornata