Quando ascoltiamo la Parola di Dio dobbiamo sempre ritenerla rivolta a noi personalmente, sia che il discorso sia storico o sapienziale o parabolico. Certo è che quando leggiamo un discorso diretto è più facile sentirsi fortemente interpellati. Le parole di Gesù hanno una forza e una perentorietà che arriva direttamente al cuore… oggi così leggiamo nel Vangelo: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno se non quello di Giona». Se Gesù parla di “questa” generazione non possiamo fare tanti giri di parole: siamo proprio noi! A noi viene dato dei “malvagi” dal Figlio di Dio. Gesù non parla a vanvera! Ci svela quello che siamo per davvero! Siamo dei lavativi, indisponibili alla relazione, alla comunione, alla fiducia! Cerchiamo “segni”, prove che ci dimostrino l’amore di Dio… come se tutto ciò che ci circonda non ce lo dimostra già abbastanza! Gesù accenna ad un segno emblematico “Giona”. Di che cosa si tratta? Si tratta dell’annuncio e del dono della misericordia a tutti i cittadini di Ninive, invischiati nel male e nel peccato più deplorevoli! Sì: se ci si aspetta il bene per i buoni e il male per i cattivi, non avremo alcun segno! Con buona pace di tanti profeti di sventura… Buona giornata