Ogni uomo sogna la libertà! Nell’intimo del cuore c’è un anelito profondo all’essere svincolati da tutto ciò che lega e frena le aspirazioni e i desideri più avvincenti! Eppure, non c’è uomo che non senta gravare la zavorra dell’incapacità a scegliere con avvedutezza il bene… In sostanza: l’uomo vorrebbe essere libero ma avverte sempre qualcosa che non glielo permette! Il maligno ha lavorato “bene” nell’intimo della coscienza ed è riuscito ad insinuare nell’uomo il sospetto che sia Dio l’ostacolo alla libertà! Il serpente dice ad Adamo: “Staccati da Dio, renditi autonomo, e vedrai che sarai come Dio, libero e superiore a tutto”. È così che l’uomo ritiene Dio l’origine e il principio di tutte le limitazioni… Il fatto né l’uomo né Dio sono liberi in questo senso: la libertà non è mai autonomia ma comunione! Se l’uomo vuole crearsi una vita a prescindere da Dio, essendo fatto per la comunione, inevitabilmente, si legherà a qualcun altro… l’idolatria! Ora: il legame con Dio è un legame d’amore, è un vincolo originato dall’essere l’uno il padre e l’altro il figlio… il legame con l’idolo, al contrario, è dipendenza, è bisogno! Liberarsi da Dio significa rompere un legame d’amore a favore di un vincolo di necessità! Anche oggi l’uomo guarda con sospetto a Dio perché lo ritiene troppo asfissiante con le sue leggi… il dramma è che Dio viene inteso non come Padre ma come padrone! In realtà, le leggi di Dio non sono imposizioni gravose volte a sottomettere l’uomo ma sono la cura e l’attenzione del Padre affinché i figli siano felici! Nel libro del Siracide leggiamo: «Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua: là dove vuoi tendi la tua mano» . A Dio non fa paura la nostra libertà: a noi il compito di realizzarla appieno! Buona domenica