Credo di dirlo tutte le volte che leggo la pagina nella quale Natan stana Davide cogliendolo in fallo rispetto a quell’atto vile dove, per proteggere la sua buona fama, aveva messo nelle condizioni il marito di Betsabea di essere ucciso: geniale! Sì, geniale il racconto dell’unica pecorella sottratta a un povero da parte di un ricco con la reazione inorridita di Davide: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo è degno di morte». E Natan che risponde: «Tu sei quell’uomo!». Immaginare la scena è strepitoso: in un istante nell’oscurità totale inizia a brillare una luce abbagliante! La verità mette nelle condizioni o di essere condannati o di essere salvati… a Davide tocca scegliere se venire alla luce e chiedere perdono o rimanere nella notte e negare ogni accusa! Davide non ha dubbi: «Davide disse a Natan: “Ho peccato contro il Signore!”»… sceglie di confessare! E cosa ottiene? Qualcosa di enormemente sbalorditivo: «Natan rispose a Davide: “Il Signore ha rimosso il tuo peccato”». Dio perdona, immediatamente, non c’è alcun tentennamento! Il cuore di Dio non conosce vendetta… il male ha già in se stesso la sua pena! Davide perderà il figlio concepito con Betsabea… non ci può essere storia quando all’origine c’è il male! Buona giornata