«Vennero dunque tutti gli anziani d’Israele e unsero Davide re d’Israele» . Gli anziani, i capi, le autorità del popolo eleggono ed incoronano Davide, re d’Israele. Lo fanno sulla scorta dei successi militari ottenuti lungo il regno di Saul. Davide è un uomo valoroso, forte, imbattibile! Sa imporsi e sa farsi valere: saprà garantire la sicurezza e il benessere necessari.
«Uno dei malfattori appesi alla croce disse: “Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”» . Un ladro, un ingiusto, un condannato a morte, incorona Gesù come re. Non lo fa certamente sulla scorta di grandi vittorie o successi… manco lo conosce Gesù, probabilmente! Lo fa a partire dalla bontà, dalla mansuetudine, dall’amore che Gesù ha manifestato sul trono della croce. Chiarissima la differenza tra la regalità di Davide e quella di Cristo, diversi sono i candidati e diversi sono pure gli elettori: c’è chi desidera mettere al sicuro la sua vita e i suoi beni e c’è chi, avendo ormai perso tutto, pensa a mettere in salvo la sua anima! Tutto dipende dalle priorità che ci si dà… Ancora oggi è così: chi eleggiamo come nostri sovrani? Chi vogliamo regni sulla nostra vita? Chi desideriamo detti le logiche attraverso le quali affrontare le scelte quotidiane? Ce lo dobbiamo dire… non possiamo nasconderci! Interessa sempre meno Gesù… sono altri i dominatori del mondo! Siamo disposti anche a perdere un po’ di libertà pur di avere assicurati i nostri beni e le nostre sicurezze! Forse è bene che ci mettiamo alla scuola del malfattore e ci rimettiamo nelle mani di Gesù! Lui è la vera vita, la vita piena, «colui che è venuto perché noi avessimo la vita e l’avessimo in abbondanza» . Cristo regni su di noi! Buona domenica