Quando insegnavo avevo un collega, professore di italiano e storia – si dichiarava massone – che mi importunava spesso cercando di mettere in dubbio la solidità dell’annuncio evangelico. Il suo cavallo di battaglia è l’eccessiva corrispondenza tra la persona di Gesù è testi dell’Antico Testamento e di miti preesistenti. Ciò che per lui era un ostacolo insormontabile per me era, invece, una conferma indubitabile! Il fatto che ci sia un filo rosso costante nella storia della salvezza rende ragione di una provvidenza che conduce gli eventi e, con gradualità, li porta a compimento… Il brano del Libro della Sapienza che oggi leggiamo nella liturgia è di una corrispondenza perfetta con il mistero dell’Incarnazione, impossibile non cogliere l’interconnessione: «Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo rapido corso, la tua parola onnipotente dal cielo… si lanciò in mezzo… e toccava il cielo e aveva i piedi sulla terra. Tutto il creato fu modellato di nuovo nella propria natura come prima, obbedendo ai tuoi comandi, perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi». Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo… Il sogno di Dio? La salvezza delle sue creature predilette… fino a morire! Buona giornata