San Paolo non finisce di stupirmi e di rallegrarmi… così scrive in un passaggio della sua Lettera ai Romani: «lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito…». Questa cosa è di una meraviglia impressionante: le nostre preghiere sono tutte penultime fintanto che non si allineano con quello dello Spirito che abita in noi! Le parole che escono dalla nostra bocca sono spesso e volentieri inutili: Gesù catechizzerà i suoi discepoli dicendo «non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole». Solo lo Spirito parla al Padre con cognizione di causa… e il Padre, che ascolta lo Spirito in quanto è sempre in comunione con Lui, risponde prontamente alle sue domande! Lo Spirito – che è lo Spirito di Cristo – sa di che cosa abbiamo bisogno, è il nostro Paraclito: l’invocazione allo Spirito è essenziale affinché a nome nostro mantenga viva la nostra comunione con Dio! È l’unica arma di salvezza nelle nostre mani… Quando impareremo a desiderare meno le nostre cose e di più le cose dello Spirito allora sì che faremo un effettivo salto di qualità! Buona giornata