«Gesù disse ai suoi discepoli: “In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli”». È chiarissimo che Gesù intende la ricchezza materiale: più volte ha ricordato, infatti, che la ricchezza è un vero e proprio idolo che si contrappone alla sua unica divinità! La ricchezza non è un peccato che riguarda la sola sfera morale ma anche quella teologica! Il peccato d’avidità è un peccato diretto contro Dio… non solo contro gli altri e contro le cose! Quindi: è evidente la gravità e la decisività che comporta il rapporto dell’uomo con i beni… Tuttavia, non possiamo non vedere in questa ricchezza che occlude il passaggio al Regno anche la superbia e l’arroganza! Difficilmente un arrogante, un saccente, uno pieno di sé entrerà nel regno dei cieli! Perché? Perché ritiene di bastarsi… non pensa di aver bisogno… snobba Dio come “non necessario”… si fida totalmente di se stesso! Si noti come il non entrare non sia una punizione o una sentenza inappellabile di Dio ma una ovvia conseguenza della scelta individuale! Chi è ricco non entra, si dice… non che non venga fatto entrare! Il ricco si mette su una strada che non interseca con quella che porta a Dio! C’è da pensare… Buona giornata