Giosuè pronuncia queste parole, a nome di Dio, davanti all’assemblea di Sichem: «Vi diedi una terra che non avevate lavorato, abitate in città che non avete costruito e mangiate i frutti di vigne e oliveti che non avete piantato”». Parole sacrosante: Israele non sarebbe nessuno se non avesse ricevuto tutto in dono da Dio! Ci è voluto una vita a diventare nazione… ma giorno per giorno il disegno di Dio si è compiuto! Desidero esprimere queste considerazioni rispetto al versetto appena letto. La prima è che tutto è grazia! Non c’è niente che noi possediamo e che non abbiamo ricevuto! La proprietà privata – certamente un passo avanti nella nostra società – non deve essere un idolo… o è utile o è niente! La seconda considerazione riguarda il tempo: occorre pazienza! La storia d’Israele deve attendere generazioni e generazioni per vedere realizzate le promesse fatte ad Abramo… Occorre abituarsi ai tempi di Dio… “un giorno per me è come mille anni”. Ma una cosa è chiara: Dio è fedele alle sue promesse! Quanto dobbiamo fare nostri questi insegnamenti! L’agitazione non serve a niente… Non è per niente scontato nei nostri ambienti, dove il tutto e subito fa da padrone! Fermarsi è una gioia! Rivestiamoci dell’uomo nuovo! Buona giornata