«Il Signore parlò a Mosè e disse: “Queste sono le solennità del Signore, le riunioni sacre che convocherete nei tempi stabiliti”». Segue una sfilza di feste e solennità da celebrare, con tanto di schema rituale. È fuori dubbio che Israele ha avuto bisogno di definire i tratti della propria religiosità, distinguendola dai culti pagani, integrando e specificando il tutto a partire dagli eventi salvifici ad opera di JHWH. Tutto assolutamente normale… Gesù non ha criticato apertamente il culto antico ma, in qualche modo, ne ha decretato il compimento con la sua morte e risurrezione: Lui è il Sommo sacerdote che, una volta per tutte, è passato oltre il velo del tempio e ha riaperto la comunione tra Dio e l’uomo. Non c’è rito cristiano che possa ripetere altro da questo… Ciò che salva non è il rito ma l’evento salvifico che si ripresenta! Così facendo “le solennità e le riunioni sacre” dei cristiani non hanno nulla a che spartire con i riti né pagani né ebraici! Per i cristiani il rito è la vita: ciò che ordinariamente facciamo è il culto gradito a Dio! Scontrandosi apertamente con gli Scribi e i Farisei dirà: «Andate a vedere cosa significa: “Misericordia io voglio e non sacrifici”»! Abbiamo bisogno di purificarci non poco dalle derive religiose del cristianesimo… Buona giornata