«Ecco, il seminatore uscì a seminare». Così esordisce la famosa parabola del Buon seminatore. È di una generosità il seminatore da rasentare lo spreco: getta il seme ovunque, anche laddove è impossibile possa attecchire! È chiaro che è icona di Dio, sempre prodigo nell’amore: a tutti dona se stesso, senza alcun tipo di distinguo e resistenza! È un amore che umanamente si potrebbe giudicare assurdo: perché amare chi certamente non accoglierà il tuo amore? Eppure, anche Giuda è stato oggetto di un amore unico e fedele… Nella storia di oggi non è cambiato nulla: Dio continua a prodigarsi per ogni uomo ma quanti se ne accorgono e ringraziano? La gratitudine è una emerita sconosciuta… Sappiamo come Gesù invii i suoi discepoli a fare le stesse cose che ha fatto lui: tutti siamo chiamati ad amare ad oltranza e portare tutti a Dio! A volte viene il sospetto che non serve a nulla… che nessuno ci ascolta… che non interessa più… Questa realtà l’aveva già preconizzata Gesù: del seme gettato solo un quarto cade in un terreno buono… il resto così, a caso… Non temiamo l’insuccesso! Fa parte della sequela… Alla fine, è Dio che fa! Mai scordarlo! Buona giorata