Gesù passò davanti ad un esattore delle tasse, un odiato e odioso pubblicano, e gli disse: «“Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì». Una prontezza incredibile! Una così grande disponibilità a lasciare un posto sicuro per uno incerto non poteva che essere motivata da una condizione di sostanziale insoddisfazione! Matteo non era contento della sua vita, nascondeva nel profondo una nostalgia verso una bellezza non ancora scoperta! È un uomo aperto a un di più, ha nel cuore un’aspirazione… Cosa che, invece, non hanno gli scribi e i farisei! Loro sono sicuri dei loro principi e guai a chi li mette in discussione… Mai uno scriba un fariseo hanno detto prontamente sì a Gesù! La cosa che fa specie è che non solo non sono disposti a seguire Gesù ma nemmeno gli vogliono permettere di proporre una vita alla sua sequela! Se fossero così sicuri della loro felicità non temerebbero la proposta alternativa di Gesù… è che, sotto sotto, avertono il fascino di Gesù ma non vogliono mettersi in discussione! Se ci si pensa non è molto diverso anche oggi: i più disponibili a mettersi in gioco non sono i credenti ferventi ma i poveri, i soli, gli infelici… Da che parte stiamo? Buona giornata