Sappiamo che Paolo era un fariseo fervente, attaccato al suo popolo e alle sue tradizioni. Giustamente! Guai a chi rinnega le sue radici… Certo, la conversione provoca in lui un profondo cambiamento di prospettiva: rimane ebreo nel cuore e proprio per questo riconosce il messia promesso nella persona di Gesù! Paolo è un ebreo che ha creduto fino in fondo alle promesse fatte ai padri e ha avuto la luce per capire che in Gesù si erano compiute! Avendo chiarezza al riguardo, Paolo non si da pace e fa di tutto per mostrare ai suoi fratelli le ragioni e gli argomenti favorevoli al riconoscimento di Gesù come il Cristo. Ha molta pazienza nell’annuncio… ma a tutto c’è un limite! Paolo si accorge che i suoi fratelli ebrei, pur essendo avvantaggiati nel riconoscere i segni che identificano il messia, non sono disposti a mettersi in cammino! Perde le staffe e decide: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente. D’ora in poi me ne andrò dai pagani». Come capsico Paolo… Quante volte riscontro molta più attenzione e disponibilità in chi è lontano rispetto a chi è vicino! i vicini danno troppe cose per scontate, non sanno stupirsi! Proprio al contrario di chi è lontano dalla bellezza di Gesù! Buona giornata