«I Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio. I discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo». Ci lamentiamo oggi perché, a volte, riceviamo delle opposizionima agli inizi erano più i rifiuti che le accoglienze! Eppure, il libro degli Atti degli Apostoli ci riferisce che i discepoli erano “pieni di gioia”! La gioia che avevano nel cuore non scaturiva dal consenso e dall’approvazione ma dal rapporto con Gesù! L’incontro con il Risorto aveva reso la loro vita una sicurezza, non c’era nulla che potesse appannare la loro serenità… C’è poco da fare: siamo ancora troppo psicologici e poco pneumatologici! Il nostro equilibrio è dettato più dalla nostra stabilità emotiva rispetto alla consolazione che deriva dallo Spirito santo! Sicuramente anche i discepoli uscivano emotivamente abbacchiati dai loro fallimenti… ma non per questo perdevano la gioia e la determinazione nell’annunciare il Signore che avevano conosciuto! Quando oggi si sperimenta un fallimento pastorale qual è il rimedio che mettiamo in atto? La preghiera o l’analisi della strategia comunicativa? Forse c’è da pensare… Buona giornata