Iniziamo la Settimana Santa. È la settimana più importante dell’anno liturgico. Per chi è battezzato è la celebrazione del nucleo fondamentale della fede. È dalla passione, morte e risurrezione di Gesù che è scaturita la salvezza: la memoria che attualizza questi eventi è imprescindibile per viverne l’esperienza. L’ingresso di Gesù in Gerusalemme, accompagnato da una folla festante, è già una chiara rappresentazione della Pasqua: la passione e la morte a cui Gesù va incontro non è che un passaggio verso la Gerusalemme del cielo! Per questo, il salmo 23 che cantiamo in processione ci fa acclamare: “Alzatevi porte antiche: entri il re della Gloria” ! La partenza da Santa Marta per la processione verso la Chiesa Parrocchiale non è funzionale alla benedizione dell’ulivo ma alla esultanza del cuore di chi sa che la morte di Gesù non è stata la fine ma la via del trionfo! Gli ulivi servono ad esprimere la gioia di chi ha trovato in Gesù il passaggio aperto alla propria Pasqua! La Domenica delle Palme non è una introduzione al mistero pasquale ma ne è già il compimento: le folle di un tempo acclamavano senza saperne esattamente il perchè… noi acclamiamo perché Gesù è Colui che nella croce ha vinto la morte! Dobbiamo stare attenti a non trasformare la Settimana Santa in una mesta rappresentazione dei tristi eventi che hanno interessato Gesù, quasi rivivendo un lutto per l’ingiusta sorte accaduta al nostro Salvatore… La Settimana Santa è, al contrario, lo stupore, la meraviglia, la gioia per quanto Dio ha realizzato dentro le righe storte tracciate dall’uomo! Non a caso, l’evangelista Luca parla della morte in croce come uno “spettacolo” a cui assistere… “Grandi cose ha fatto il Signore per noi”! Buona domenica