Siamo stati abituati a pensare che l’unico approccio alla realtà è quello razionale. Non è assolutamente così: c’è l’approccio emotivo che è molto più decisivo! Tutti noi guardiamo la realtà amandola o detestandola: in base a come la avvertiamo emotivamente la giudichiamo buona o cattiva! Un esempio banalissimo: lo schieramento politico destra o sinistra è eminentemente affettivo… razionalmente è innegabile che ci sono questioni positive e negative da una parte e dall’altra! Eppure, ognuno si schiera e appoggia l’uno e l’altro pensiero motivando in tutte le maniere la propria posizione come vera, disprezzando lo schieramento opposto! Spesso, in queste scelte, è determinante il parere di chi è riconosciuto leader dalla maggioranza… è chiarissima questa dinamica nel Vangelo che ascoltiamo oggi: la folla si chiede «I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo?». Nella indecisione l’ago della bilancia lo determinano i capi! È troppo importante che chi ha una posizione di rilievo mantenga un profilo alto… Proviamo a pensare: chi sono i maestri di pensiero di oggi? Possiamo aspirare ad una società con ideali di grande prospettiva? Possiamo pensare che i criteri di giudizio sono corrispondenti al vero e al buono? Chi tra i capi segnala Gesù come il Cristo? Siamo purtroppo in pesante recessione nella fede ancor più che nell’economia… Buona giornata
p.s. Una preghiera per Piera addormentatasi nel Signore sazia di giorni
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