Non sarà mai il nostro il primo passo! È sempre Dio a farne uno verso di noi per primo! Per questo, anche se in quaresima siamo invitati a convertirci non è per dire che tocca a noi muoverci verso Dio facendo il primo passo, quasi per conquistarci il suo amore e la sua attenzione… Se facciamo un passo è semplicemente perché Lui ci ha amati e ha dato se stesso per noi e noi non possiamo fare altro che rispondere amando! Spogliandoci di tutte quelle fragilità e negatività di cui ci siamo rivestiti, togliendoci la gioia della comunione con Lui. È così che nella prima lettura ci sentiamo dire da Gioele: «ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore». Si parla di ritorno… perché già siamo stati amati a dismisura ma non ce ne siamo resi conto! Convertirsi, allora, è essenzialmente riaprirsi all’amore di Dio! È lasciarci amare da Dio, non opponendo resistenza! È paradossale, ma siamo capaci proprio di non lasciarci amare! Ci sono mariti e mogli che non si lasciano amare… ci sono figli che non si lasciano amare… ci sono poveri che non si lasciano amare… ci sono anziani che non si lasciano amare… Sembra un segno di debolezza! Eppure è l’anima della vita! … della Pasqua! Buona quaresima