Il racconto del peccato originale è per me un capolavoro unico, c’è una ricchezza di significati impressionante. Ogni volta che lo leggo trovo qualcosa che mi stupisce. Oggi la mia attenzione è caduta su questa espressione: «L’uomo chiamò sua moglie Eva». Che c’è di strano, potrete pensare… Eppure, c’è in questa denominazione l’origine di tanti disequilibri che ancora non riusciamo a registrare… Se ricordate, una volta creati il cielo e la terra, le stelle ed il sole, i pesci e gli animali, Dio ha creato l’uomo e lo ha posto al centro del giardino come signore e custode. All’uomo ha affidato il compito di dare il nome a tutte le cose. Dare il nome significa esercitare una sorta di dominio, possedere… ebbene: alla donna l’uomo non aveva dato un nome! Stava di fronte a lui alla pari, in una interdipendenza stupefacente! Dopo il peccato, invece, ecco che Adamo dà il nome alla donna! Ecco la strisciante azione del nemico che si insinua nel cuore dell’uomo che comincia a grandeggiare, a darsi un primato, a imporre il proprio ruolo… Tutte le perversioni e le cattiverie che oggi vediamo perpetrate alla donna hanno qui la loro origine! Il maligno non a altro che alterare l’armonia pensata da Dio! Occorre vigilare… Buona giornata