«Dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire». Occorre leggere bene questo versetto della Genesi. Troppi, in maniera superficiale, ritengono che la morte sia entrata nel mondo come punizione di Dio verso la disobbedienza di Adamo: non è così! Anzi: Dio ha fatto di tutto per evitare all’uomo l’esperienza amara della morte suggerendo la via per evitarla: la morte è una conseguenza insita alla scelta di autonomia dell’uomo! Dio è come se avesse detto: “Adamo evita di mangiare dell’albero altrimenti ti staccherai da me pensando di potertela cavare da solo e andrai rovinosamente incontro al fallimento”. La morte è nemica dell’uomo tanto quanto è nemica di Dio: non faceva di certo parte dei piani di Dio… Nella morte facciamo, quindi, esperienza della stoltezza dell’uomo che pretende di bastarsi! L’unica maniera per vincere la morte è compiere l’azione contraria: riconoscersi peccatori e invocare con fiducia il soccorso salvatore di Dio! Mostrarsi bisognosi di Dio è la rampa di lancio per la risurrezione! Una volta che siamo legati in sicurezza a Dio possiamo mangiare di ogni pianta del giardino e non vedere più la morte! Totalmente liberi! Buona giornata