La Lettera agli Ebri consiglia ai credenti di perseverare «tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento». Molto interessante questo suggerimento: da una parte la perseveranza dello sguardo e dall’altra la consapevolezza che la grazia non viene dalla perseveranza ma dalla grazia. Quindi: mantenere viva e attenta l’attenzione su Cristo è opera dell’uomo! Il desiderio e l’amore per Gesù sono preliminari necessari alla ricezione della salvezza… Tuttavia, è evidente come il compimento della fede è opera di Gesù! Noi possiamo cercare, indagare, desiderare, camminare, ma il traguardo non sarà una nostra conquista ma un dono gratuito di Dio! Spesso Dio ci riempie dei suoi doni ma siamo talmente occupati da noi stessi e dalle nostre opere da non accorgerci della sua… Non è corretto pensare che la luce e la comprensione della verità sarà solo al termine della nostra vita terrena, quando chiuderemo gli occhi e contempleremo la vita oltre la cortina della morte! La verità ci può tranquillamente raggiungere qui e ora! È bellissima questa cosa: ci dispone ad essere più attenti a quanto ci accade piuttosto che a quanto noi facciamo accadere… Quando daremo il giusto peso a Dio e a noi stessi sarà una sorpresa unica! Buona giornata

 

p.s. Preghiamo per Ebe e Filippo che oggi confermano nella visione quanto hanno creduto nella fede