Della nostra fede in Gesù siamo debitori principalmente a due persone: san Paolo e san Giovanni! San Paolo ha “tradotto” l’annuncio inculturandolo nel contesto pagano della Grecia… San Giovanni ha messo per iscritto tutto quanto si poteva dire di Gesù nella sua dimensione divina… Ogni pagina del Vangelo di Giovanni è piena di teologia! Ogni parola e ogni gesto di Gesù è capace di aprire prospettive divine impressionanti! E non si può dire che sia mera speculazione filosofica: san Giovanni è solidamente ancorato alla carne di Gesù! Il divino non è un contenuto applicato alla carne ma, al contrario, è la carne che trasuda della divinità! Qui c’è una conquista che è squisitamente cristiana ed è merito di san Giovanni: Dio che nessuno ha mai visto ora è contenuto in maniera competa e perfetta nell’umanità di Gesù! Non sono possibili più equivoci di sorta… Da san Giovanni in poi la teologia non può essere una argomentazione fatta di sillogismi e speculazioni filosofiche: la teologia è contemplazione del volto umano di Cristo! Quanto è importante la sottolineatura più volte ricordata negli scritti giovannei: “noi abbiamo veduto e toccato il Verbo della vita“! Qui sta la bellezza assoluta della santità di san Giovanni… Buona giornata