Leggo qua e là post che destituiscono di significato il 2 novembre affermando che non c’è bisogno di una data stabilita per ricordare i morti… oltre ciò che non serve portare fiori sulle tombe ma è necessario portarli ai vivi… infine, che non c’è bisogno della visita alle tombe perché i morti li si porta nel cuore… Ritengo che ogni radicalizzazione di una posizione sia sempre una riduzione! Sono convinto che ci vogliano entrambe le soluzioni… Perché? Perché la perdita della comunità nella memoria è un grave handicap… noi non siamo solo dei nostri affetti particolari, siamo di tutti! A tutti diamo e da tutti riceviamo: insieme ringraziamo… I fiori sulle tombe sono segni di vita, hanno in sé la dolcezza di un affetto vivo e di una certezza nella vita oltre la morte… Infine, i gesti hanno il loro valore… è vero che basta amarsi, ma un bacio è necessario all’amore… Ciò che riceviamo dalla tradizione dei nostri padri non derubrichiamolo con troppa superficialità: ha il sapore della sapienza… con il tempo lo si scopre e lo si apprezza! Buona giornata