Il libro della Sapienza non conosce quello che oggi è chiamato il rispetto… Sì! Oggi tutti possono essere tutto e il contrario di tutto ma guai a chi mette evidenza errori e contraddizioni! Un tempo, al contrario, c’era un criterio riconosciuto della verità e su questo tutto veniva messo al vaglio! È così che leggiamo nella liturgia della Parola odierna: «Davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio». Provate a dire ad un ateo o ad un agnostico che è “vano” e poi sentirete quante ve ne diranno! Eppure è proprio così: povero chi non crede! Non da odiare, non da denigrare, non da isolare… ma dichiararne la povertà perché no? Senza saccenza né senso di superiorità è giusto aprire l’orizzonte a chi ha deciso di chiuderlo! Senza Dio l’uomo è sempre più povero e vuoto! Non è la stessa cosa conoscere o misconoscere Dio! Tutti si possano a aprire alla gioia e alla pienezza che scaturiscono dalla fede! Buona giornata