Grande uomo di comunione san Paolo! Per nulla alla ricerca della propria affermazione! Desideroso primariamente di agire nel nome di Gesù, in unità con i Dodici apostoli! Nella Chiesa non può esistere un pensiero individuale: nella Chiesa si parla un linguaggio necessariamente comunionale! Se abbiamo un pensiero, una idea, una intuizione, non è detto che sia ispirato… per discernere se viene dallo Spirito è necessario sottoporlo alla verifica e all’analisi dei fratelli nella fede! San Paolo, avendo avvertito la necessità di annunciare il Vangelo al di fuori della cerchia dell’ebraismo, non ha fatto di testa sua ma si è confrontato con Pietro, Giacomo e Giovanni. Scrive nella Lettera ai Galati: «Esposi loro il Vangelo che io annuncio tra le genti, ma lo esposi privatamente alle persone più autorevoli, per non correre o aver corso invano». È impressionante il disorientamento che provoca nei fedeli l’acefalia di tanti preti che agiscono secondo i propri criteri, non attenendosi a quelli condivisi… Non si tratta di uniformità! Assolutamente! La pluralità, nella Chiesa, non solo è accettata ma auspicata! Il fatto è che deve nascere da una condivisione e da un prospettiva di maggior adesione al Vangelo di Gesù! La pluralità, quando è autentica, non divide ma unisce! C’è urgente bisogno di più comunione… Buona giornata