Quali legami? (Mc 2,1-12)

«Il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra».

Nel racconto di oggi assistiamo ad una scena incredibile in cui viene posta in evidenza una grande Fede. Alcuni amici di un paralitico, a causa della folla, scoperchiano un tetto per calare davanti a Gesù la barella con sopra il loro amico. Con stupore il Signore non dice al paralitico «sii guarito», ma «Figlio, ti sono perdonati i peccati» e poi «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». Quale legame c’è tra la Fede degli amici ed il miracolo di Gesù? Quale legame tra la malattia ed il peccato? E quale tra il peccato e la risurrezione? Buona giornata.

Gesù ci è sempre vicino (Mc 1,40-45)

«La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato».

Nel racconto di oggi, il Signore purifica un lebbroso dalla sua malattia. Nella scena che ci troviamo di fronte, vi sono alcune azioni paradigmatiche che descrivono il processo del miracolo. In primo luogo, c’è sempre l’incontro tra Dio e l’uomo e poi c’è una richiesta di aiuto da parte del malato. In questa seconda fase, l’uomo domanda a Dio, che sempre ascolta e ha compassione. Nel caso del lebbroso, Gesù tese la mano e toccò il lebbroso: qui c’è l’inizio del miracolo la riammissione nella società, la vicinanza e non l’indifferenza, il contatto fisico e non il rifiuto per paura della morte. Gesù fa in modo che ci rimettiamo in gioco. Buona giornata.

Funerale: siamo vicini alla famiglia di nostra sorella Carla Rainoldi, che affidiamo al Signore.

Dio salva (Mc 1,29-39)

«Guarì molti che erano affetti da varie malattie».

Nel vangelo di oggi ci sono molti segni che indicano che Gesù è venuto nel mondo per salvarci. Il primo segno, tipo della Pasqua, è quando Gesù guarisce la suocera di Pietro. In quella guarigione si vede una risurrezione (la fece “alzare”) e dalla risurrezione, dalla nostra risurrezione, nasce il servizio: è un frutto. Il secondo segno è la guarigione dei malati senza la volontà di avere la fama: Gesù non ambisce a diventare famoso, ma a guarire le persone, nel corpo, nello spirito e nelle relazioni. Il terzo segno è il motivo della sua venuta: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo, infatti, sono venuto!». Buona giornata.

Il tuo male, condividilo con Gesù, che lo guarisce (Mc 1,21b-28)

«Gesù insegnava come uno che ha autorità».

L’insegnamento di Gesù avviene in modo autoritario, ovvero come di uno che sa di poter dire certe cose, perché ne ha la facoltà. Il Signore Gesù sa ormai di essere il santo di Dio, e infatti viene subito riconosciuto da un uomo posseduto da uno spirito impuro che lo attacca dicendogli: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù non attacca, ma viene attaccato, ma non per questo è sottomesso al male, anzi, poiché i suoi ordini al maligno sono fermi e autoritari, Egli risponde con autorità, ordinando: «Taci! Esci da lui!». Noi non siamo il nostro male; affidiamo ad altri il nostro dolore, diamolo a Gesù, che ci salva. Buona giornata.

A ciascuno, Gesù chiede di essere se stesso (Mc 1,14-20)

«Convertitevi e credete nel Vangelo».

Il Vangelo di oggi riprende quello che abbiamo ascoltato sabato mattina, ovvero la proclamazione del regno di Dio (o dei cieli in Matteo) da parte di Gesù. Oggi però quella proclamazione che Gesù aveva fatto a tutti, viene rivolta in modo particolare ad alcuni. Nel racconto del capitolo uno di Marco, Gesù si avvicina e vede due coppie di fratelli e le chiama a seguirlo. A loro Gesù non promette nulla di semplice o di lussuoso, ma semplicemente di incontrare gli uomini, senza cambiare il proprio stile di vita. Da pescatori a pescatori di uomini. Gesù chiede che restiamo noi stessi, e per lui, con lui, in lui, apriamo il nostro cuore a ciascuno. Buona giornata.