I segni dei tempi (Lc 12,54-59)

Ancora una volta Gesù regala un epiteto alle folle: Ipocriti! Il Signore è attento e comprende che è più facile per le persone valutare ciò che le circonda, il fuori, l’altro da sé, che il dentro, ciò che c’è in noi e nelle persone stesse. Dice infatti Gesù: Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E questa domanda la porge anche a noi.

Se ci guardiamo dentro o se osserviamo chi ci sta accanto sappiamo ad esempio misurare la fede? Ci preoccupiamo di come va – in noi e negli altri – il rapporto con Dio e con il divino in generale? Interveniamo su queste dimensioni profonde dell’uomo o lasciamo che tutto vada un po’ a caso? È importante parlare di ciò che si prova dentro e di ciò che si pensa; è necessario mettere sul tavolo, come si è detto, l’argomento della fede perché è rivolgersi a chi può indicarci la strada della vita e può suggerirci come agire nel quotidiano.

Oggi ad esempio il suggerimento che ci viene dato è quello di parlare direttamente con il nostro avversario o nemico e di sistemare le cose con lui, senza affidarle ad un terzo. Oggi ci viene detto di confrontarci faccia a faccia con l’altro, anche se dobbiamo arrivare al litigio, perché è più edificante questo per i nostri rapporti umani, piuttosto che far risolvere la cosa ad altri e lavarcene le mani.

Il fuoco di Gesù (Lc 12,49-53)

Il messaggio che nel vangelo di oggi Gesù dice ai suoi discepoli, e che viene anche a noi, è piuttosto sconvolgente: “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto”.

Il Signore sta parlando del battesimo di sangue, ovvero del martirio della croce, che obbligherà le persone ad una scelta: credere che Gesù sia davvero il salvatore del mondo oppure no. La morte di Cristo ci obbliga a prendere una decisione che inevitabilmente ci avvicinerà o ci allontanerà dagli altri. Con questa scelta di credere in Lui e nel Suo stile di salvezza il Signore ci sta chiedendo di mettere Lui sopra tutti e di fidarci che soltanto passando attraverso la croce si ottiene la vera pace del cuore.

Il Signore Gesù sorpassa anche i legami familiari, per dire che il legame più forte, quello che poi lega anche gli uni agli altri, è quello con Lui. È Lui che ci unisce, è Lui che ci rende fratelli, è Lui che conduce ad essere figlio di Dio, chi lo sceglie liberamente. Buona giornata 🙂

Beato il servo che ascolta (Lc 12,39-48)

La parabola che leggiamo oggi ci parla della “fine”, ovvero di quel momento in cui verrà il Signore e stenderà il Suo giudizio su di noi. Quello che possiamo intuire dalle parole di Gesù è che la nostra conoscenza di Dio è determinante su questo giudizio perché chi lo conosce ha una responsabilità maggiore sulle proprie azioni. Gesù infatti dice: Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la Sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche.

Se conosco il Signore e ho intuito la Sua volontà su di me non posso più ignorarla, e se mi sottraggo a questa volontà, lasciando cadere la responsabilità di viverla, non avrò una vita piena, non realizzerò quella strada di gioia vera a cui sono chiamato: la mia vocazione.

Il Signore ci mette tra le mani il Suo progetto della nostra stessa vita e ci lascia liberi di viverla come meglio crediamo: mettendo Lui e la Sua volontà al centro, oppure ponendo al centro noi stessi. Il Signore ci dà la possibilità di coinvolgerlo nella nostra vita, assicurandoci la Sua costante presenza, oppure di lasciarlo lì in un angolo. Ecco la nostra responsabilità: Lui non forza la mano.

Buona giornata.

Pregate il Signore della messe (Lc 10,1-9)

Oggi è la festa di San Luca evangelista, oggi è il giorno della nascita al cielo di uno dei più grandi tra i discepoli degli apostoli di Cristo.

Il racconto che la liturgia ci propone, tratto dal vangelo di Luca stesso, parla proprio di questo: della chiamata di alcuni discepoli, che furono designati e mandati ad evangelizzare. Il Signore Gesù li mandò dicendo loro: la messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella Sua messe!

Ancora una volta Gesù ci invita a pregare, affinché lo Spirito Santo ispiri i cuori dei cristiani ad essere portatori della buona notizia, ovvero che il Regno di Dio è vicino. Il Maestro ci assicura che per portare il vangelo non è necessario avere strumenti particolari, ma è sufficiente farsi prossimi alle persone e donare a loro la Sua pace.

Per affrontare il mondo, che ieri come oggi è abitato da lupi, bisogna solamente fidarsi di Dio e andare come agnelli a raccontare che la pace di Cristo scenderà su chi è docile alla Sua Parola, su chi si lascia toccare il cuore. Lasciamoci trasformare anche noi dall’Amore di Cristo.

La mia vita non dipende da ciò che possiedo (Lc 12,13-21)

Oggi il Maestro ci guida verso la comprensione del desiderio della cupidigia e per questo si serve di una parabola nella quale il protagonista è proprio un avido uomo ricco. Questo uomo, già ricco a sufficienza, avendo aumentato i propri averi, anziché spenderli e continuare a lavorare, o anziché reinvestirli in attività o darli in elemosina per i più bisognosi, decide di tenerli per sé, conservandoli in un magazzino, con l’intenzione di oziare per tutta la vita. Il problema è che Dio gli chiederà proprio la vita, mentre i beni resteranno lì a qualcun altro.

Il senso di questo racconto è che non bisogna attaccarsi a ciò che non salva, accumulando tesori per sé; non ha senso attaccare la propria vita a qualcosa che perisce, stringendolo a sé e per sé, ma a qualcuno che non passa mai. La parabola ci suggerisce di ringraziare il Signore per ciò che abbiamo, piuttosto che prenderci il merito dei nostri guadagni, poiché se possiamo godere dei beni è perché qualcosa, almeno la salute, ci è stato dato in dono, senza merito.

Ricordiamoci sempre che la mano di Dio e la provvidenza giocano un ruolo fondamentale nella nostra vita. Buona giornata a tutti.