MAI SMETTERE DI CERCARE

Vogliamo sempre fare tutto da soli e di testa nostra! Per un po’ ci mettiamo dietro al Signore, poi, però, preferiamo tentare le nostre strade. Pietro e compagni ci rappresentano in questo in maniera mirabile: abbandonato Gesù riprendo-
no la loro buona arte dell’arrangiarsi e iniziano a pescare per conto proprio, con le loro reti, con le strategie imparate nella loro vecchia vita… ma non prendono nulla!
Gesù ha una pazienza infinita. Sa bene come è fatto l’uomo che pensa di cavarsela da solo… Va loro incontro e chiede: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Lo sa già: con le sole nostre reti non possiamo che pescare solo pochi pesciolini… lo stretto necessario per sopravvivere! Ma Gesù è venuto a portare l’abbondanza nella vita, mica il minimo indispensabile…
Pietro e compagni devono reimparare ad ascoltare il Maestro, a seguire la sua voce, a fidarsi di Lui: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». Ecco che le reti quasi si spezzano per l’abbondanza di pesce! Stesso lago,
stessa barca, stesse tecniche, stesse persone, ma tutto è diverso…
Il discepolo che ha il cuore più vicino a Gesù riconosce che non è un caso, non è un colpo di fortuna: «È il Signore» a rendere la vita diversa, a darle un colore nuovo, una prospettiva riqualificata! C’è un abisso fra il vivere con Gesù o senza Gesù… chi ha la grazia di scoprirlo è davvero fortunato!
Pietro deve ripercorrere a ritroso la sua vita: riconciliarsi con la sua testardaggine, con la sua codardia, con il su rinnegamento e rimettersi fiducioso alla sequela: «Seguimi»!
Non c’è fallimento che non sia visitato dalla grazia con la possibilità di renderlo fecondo: occorre semplicemente fare spazio a Gesù!