L’IMPORTANTE È CREDERE

Queste parole sono semplicemente straordinarie: «Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo». Pensate a tutte le idee che noi ci siamo fatti sull’essere dei bravi cristiani, sull’essere coerenti come conditio sine qua non per entrare in paradiso… La fede cristiana, invece, è essenzialmente una sequela! Gesù non parla per delimitare i confini di chi è bravo e di chi è cattivo ma per accompagnare ad una vita piena! Gesù sa bene che non sarà mai possibile a nessuno osservare alla lettera le sue parole… non siamo robottini! Siamo persone alle prese con i propri limiti ma che si mettono in cammino per convertirsi e cambiare progressivamente vita. Il problema consiste nel non decidere di mettersi in cammino, nel non aderire alla sua persona, nel non credere alla sua origine divina… Occorre scoprire e riconoscere che in Gesù c’è la luce per vedere il Padre e la grazia per sentirsi fratelli di tutti gli uomini! Gesù è lo snodo necessario per entrare nella vita nuova secondo Dio! La condanna è comminata solo a chi non crede in Gesù quale Figlio di Dio… il peccato, invece, è già stato perdonato! Bella notizia questa… Buona giornata

LA FEDE: UNA QUESTIONE DI CUORE

«Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Quanti sostengono di non poter credere perchè non hanno prove a sufficienza al riguardo. Ma la fede è proprio tale in forza della fiducia, non certo delle prove… tra l’altro, non c’è nulla di umano che possa essere dichiarato sicuro secondo il criterio delle prove: ci potrà essere sempre qualcosa che mette tutto in discussione! Ho una coppia di amici che sta vivendo un momento di tribolazione: uno dei due ha avuto uno smarrimento nella fedeltà… si è immediatamente pentito e ravveduto, operando tagli e creando opportunità nuove nella relazione… purtroppo, però, la persona che ha accanto non riesce più a fidarsi! Tutto quello che dice e fa passa sotto la lente del dubbio e del sospetto! Ecco: Gesù vive una condizione del genere. Da prove e dimostrazioni rispetto alla sua origine divina ma i suoi compagni di viaggio non ne hanno mai abbastanza: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete». La grazia della fede non è una questione di prove ma è questione di cuore: o si è aperti o si è chiusi! Non ce n’è… Buona giornata

RIMANERE APERTI

«Quando Pietro salì a Gerusalemme, i fedeli circoncisi lo rimproveravano dicendo: “Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!”». Questo tipo di atteggiamento non è ancora scomparso dentro le nostre comunità. Quante volte, da prete, devo stare attento a non urtare la sensibilità dei cosiddetti “vicini”… giustamente, esiste una distinzione tra bene e male, tra lecito e illecito, però occorre stare attenti ad adattare il giudizio nelle situazioni specifiche! Spesso i giudizi sono così trancianti che la misericordia non trova minimamente la maniera di esprimersi! Pietro, nella sua esperienza personale, mostra come Gesù desideri un’apertura a 360 gradi, a costo anche di andare contro regole precise… perchè la cosa più importante non è l’osservanza della legge ma il guadagno dell’uomo! Una maggiore tolleranza permette a tutti di venire pian paino alla luce: ci sono persone che oggettivamente hanno stili di vita tanto distanti dalla tradizione cristiana ma non è certo l’esclusione che ne favorisce l’evangelizzazione! Integrare significa andare incontro e accompagnare progressivamente a una relazione con il Signore che, solo, converte il cuore! Noi non siamo in grado di capire… lo Spirito santo ci anticipa sempre! Mai credere di essere meritevoli di qualche apertura alla fede… tutto è solo grazia! Buona giornata

GETTARE IL SEME DELLA PAROLA

«Non a tutti è dato di capire», dice il Signore ai suoi discepoli. Non si tratta di un invito a snobbare con sufficienza qualcuno, ritenendolo preventivamente inadeguato a ricevere l’annuncio del Vangelo… piuttosto a riconoscere che non tutti coloro ai quali è doveroso rivolgere la Parola hanno la capacità di aderire con entusiasmo.

A volte può venire la tentazione di credere con supponenza che qualcuno non meriti l’attenzione della Comunità, quasi che a priori si possa giudicare lontano senza possibilità alcuna di conversione… Il Vangelo va annunciato a tutti! Anche ai più lontani e ai più indifferenti: nessuno deve rimanere escluso dalla buona notizia dell’amore di Dio!

L’esperienza di Paolo e Barnaba che leggiamo negli Atti degli Apostoli la dice lunga al riguardo: le comunità ebraiche che dovevano essere le più pronte ad accogliere la Parola si sono mostrate le più refrattarie… mentre i pagani hanno accolto con un entusiasmo impressionante l’annuncio della fede!

Del resto, Gesù lo aveva spiegato bene ai suoi discepoli: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono». Le pecore sono di Gesù… conoscono la sua voce, non la nostra! Se ci facciamo manifestazione della sua Parola ci saranno cuori che gli appartengono che saranno una grande sorpresa ai nostri occhi!

Siamo chiamati ad annunciare a 360 gradi, senza esclusione di sorta! Non ci devono abbattere le porte chiuse e i rifiuti… potrebbero essere solo reazioni epidermiche… la Parola seminata, nel cuore riesce a mettere delle radici che noi non siamo in grado di osservare! Al tempo opportuno potrebbero portare frutti inaspettati!

A me per primo devo continuamente ricordare che il Vangelo non è legato alla mia persona… solo Lui rimane!

DOMANDA E OFFERTA

Stiamo girando per la benedizione delle famiglie. La grande maggioranza delle case apre la porta e prega con noi. Quando entriamo nelle ditte c’è sempre un po’ di imbarazzo: qualcuno appartiene ad altra religione, qualcuno è indifferente, qualcuno si dichiara ateo e così si avanzano tutta una serie di distinguo… Quello che ripeto costantemente è che la benedizione di Dio è per tutti: Dio è Padre e ogni uomo è prezioso ai suoi occhi in maniera unica ed originale. Nella mia intenzionalità c’è la preghiera affinchè la benedizione scenda su tutti, non fa niente se uno non la accoglie… l’amore di Dio non ha ostacoli di sorta: si offre a tutti senza preclusioni! Se, invece, parliamo di discepolato, qui le cose cambiano: un conto è la benedizione di Dio e un conto è la nostra adesione! È chiarissimo che uno è cristiano solo rispondendo all’invito alla sequela che Gesù rivolge… e l’invito di Gesù non è all’acqua di rose! Proprio nel Vangelo di oggi si ricorda che «molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: “Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?”». Ebbene sì: il Vangelo richiede il cambio radicale della mente e del cuore… occorre accettare di spogliarsi delle proprie personali convinzioni! Ma quanto è difficile… mettiamoci in cammino! Buona giornata