ANNUCIARE IL VANGELO

Chi siamo davvero? Le definizioni dell’uomo sull’uomo sconfinano dall’esaltazione esagerata alla sconsiderazione più bieca: si va da chi sostiene che è alla pari di un dio a chi lo si derubrica a semplice elemento della natura. Forse solo il cristianesimo riesce a darne una visone equilibrata: a partire dalla Genesi l’uomo è riconosciuto come custode del creato ma in costante relazione con Dio! L’uomo non è un assoluto… come Dio, del resto! Proprio ieri nel Prologo del Vangelo di Giovanni si sottolineava che Dio è in se stesso relazione, comunione tra Padre e Figlio. L’uomo, quindi, è comprensibile a partire dalla visione complessiva di riferimento: un conto sono i cristiani, un conto gli induisti, un conto i mussulmani e un conto gli atei e gli agnostici… Giustamente nella sua Prima Lettera Giovanni scrive: «il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui». Se non si conosce Gesù non è possibile capire la visione altamente qualificante dell’uomo che ne deriva! Gesù certifica che ogni uomo è figlio amato! Possiede una dignità che non tramonta! Non è né la capacità intellettiva, né l’autodeterminazione, né la salute mentale o fisica, a definirne la dignità… essa è a prescindere, in forza dell’amore di Dio! La vera urgenza non è la difesa dell’uomo ma l’annuncio del Vangelo! Impegniamoci! Buona giornata

UN DIO CON NOI

Leggevo in questi giorni le dichiarazioni di un personaggio che oggi va per la maggiore che sosteneva una esagerazione la festa del Natale riferita a Gesù. Diceva: “Certo, Gesù è stato un grande uomo ma niente di più! Ridicolo credere veri i miracoli a lui attribuiti: tutto è semplicemente impossibile perché non dimostrabile scientificamente”.

Che dire? Fintanto che la realtà viene letta con i semplici parametri della prova sperimentale è chiaro che l’ambito della conoscenza risulta molto limitato! Se tutto è ridotto ad una pratica incentrata sul mero individuo non è possibile supporre l’intervento di un altro da sé…

Il mistero dell’Incarnazione è proprio il superamento della visione individualistica della realtà: «il Verbo si è fatto carne», Dio è entrato nell’umano. Significa che l’uomo è inabitato da Dio, agisce con Dio, compie ogni cosa in Dio! Ogni cosa che l’uomo fa è un miracolo è un dono reso possibile da chi dà la vita!

Gesù rivela l’uomo a sé stesso! L’uomo non è carne da macello ma è vita votata all’eternità! Viviamo la storia non da individui che hanno bisogno di affermare se stessi per stare a galla ma da figli di Dio che condividono con i fratelli il dono di essere amati e il dono di poter amare! Tutta un’altra storia!

Il Natale, pertanto, è una festa originalissima perché non mette al centro Gesù come individuo, né come solo uomo né come solo Dio, ma persona! Il Natale è la festa di Dio che è con l’uomo e dell’uomo che è con Dio! È una festa che non mette sul piedistallo nessuno al posto di un altro ma esalta tutti dentro una autentica comunione!

L’evangelista Giovanni scrive: «Dio nessuno lo ha mai visto»! Certo che è così! E nessuno mai lo vedrà finchè lo si considererà un individuo! Dio lo si vede solo “con”, “in”, “dentro” l’altro! Per vedere Dio occorre andare oltre se stessi…

GENERARE DIO

Maria, Madre di Dio. È una donna. È fatta di carne ed ossa. Eppure, è la Madre di Dio. Tanto è ciò a cui chiama Dio! La vita di ogni uomo è chiamata a generare Dio! Potremmo dire che è proprio lo scopo di ogni carne… Il tempo che scorre o serve a generare Dio o è inutile! Certo è che non si tratta di un esercizio di forza ma di una sinergia con Dio: «risplenda su di voi il suo volto», prega Mosè invocando la benedizione di Dio su Israele… Su Maria, il volto di Dio ha irradiato tutta la sua potenza ed ella ha concepito per opera dello Spirito santo… Inauguriamo oggi un nuovo anno: qual è il nostro desiderio? Quali sono i nostri obiettivi? Su che cosa vogliamo investire? Davvero nel nostro cuore c’è solo il desiderio di fare la volontà di Dio? Maria vedeva suo figlio crescere e da parte sua «meditava ogni cosa nel segreto del suo cuore». Cosa significa? Cercava di scorgere l’opera di Dio! Non dobbiamo incaponirci nel tentativo di portare a termine i nostri desideri ma dobbiamo ogni giorno cercare di cogliere negli eventi della nostra vita la chiamata a generare Dio all’umanità! Proviamoci… Buon anno, allora!