RELAZIONI

Aristotele diceva che l’uomo è un animale sociale. Oggi noi diciamo che l’uomo è un essere in relazione, un essere che vive di relazioni. Noi siamo il complesso di tutti i rapporti e i contatti che abbiamo vissuto con le persone che abbiamo incrociato nella nostra vita. Abbiamo ascoltato tante persone e abbiamo parlato a tante persone: dentro queste interconnessioni ne è scaturita la nostra identità, coacervo di scelte libere e di atti condizionati. Quanto sono importanti gli incontri che abbiamo e quanto siamo importanti per le persone che che incontriamo. È doveroso prendere coscienza che le parole che diciamo così come le parole che ascoltiamo sono la sostanza del vivere comunitario: occorre riservare molta attenzione sia al nostro parlare che al nostro ascoltare! Credo che sia questa la dimensione quella in cui si debbano collocare le parole di Gesù sul giudizio: «Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio?». Alcune giudizi che esprimiamo con poca attenzione possono ferire non poco… prima di aprire bocca è bene che ci chiediamo come reagiremmo noi a quelle parole! Solo allora potremo essere davvero capaci di edificare relazioni evangelicamente buone… Buona giornata

IL PRIMATO DELLA LITURGIA

La vita, così com’è, è il modo attraverso il quale Dio ci parla. Occorre essere molto attenti a cosa ci accade e chiederci che cosa Dio ci voglia dire. Un errore che abbiamo fatto nel corso della nostra storia cristiana è aver privilegiato il pensiero: così facendo, abbiamo fatto del vangelo un ideale e non più un avvenimento, ossia una nostra opera, frutto del nostro impegno. Cosa è successo? Praticamente abbiamo fatto nostro il modo di pensare del mondo, trasformando la fede in una ideologia, diversa per i contenuti ma al pari delle altre nella modalità di attuazione. Abbiamo di fatto estromesso il disegno del Padre, l’opera salvifica di Cristo e l’azione santificante dello Spirito Santo… non poco direi! Come ne possiamo uscire? Nutrendoci abbondantemente della Parola! Suggerisce san Paolo ai cristiani di Colossi: «La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati». Se lasciamo risuonare il “pensiero” di Dio nei nostri cuori la storia ricomincerà a parlarci, a raccontarci come Dio stia trasformando la storia di “gloria in gloria“! La liturgia è fondamentale per la deideologizzazione della fede, per strapparla dall’egemonia del pensiero! Perchè la contemplazione ridona spazio allo Spirito! Buona giornata

DAL BUIO ALLA LUCE

Del giorno in cui è nata Maria di Nazareth non si ha alcuna notizia, non ci sono scritti, non ci sono reperti, niente di niente… Dio ha davvero «guardato all’umiltà della sua serva». L’oblio totale è diventato luce di ribalta! Il giorno nascosto, evento memoriale! È proprio così l’opera di Dio: ciò che sembra non contare nulla diventa centrale. Comprendiamo? Dio vuole far emergere dall’anonimato, dal nascondimento, ognuna della sue creature! Me e te compresi! Il maligno si diverte a banalizzare la nostra vita, a convincerci che non contiamo niente e che nell’economia della storia siamo una banalità… al limite, ci esalta e ci galvanizza per apparire importanti sulla scena del mondo, sacrificando tutto noi stessi per poi concludere la vita nel rimpianto… La storia di Maria, in quanto opera di Dio, è proprio il contrario della storia di una star, che è opera di se stessa: Maria non ha acceso alcun faro su di sè, ha compiuto la sua esistenza nel dono, obbedendo a Dio… ora risplende tra i santi come la più bella! La star, al contrario, accende fari per illuminare la propria immagine, compie la sua vita per tenere accesi i riflettori per poi finire nel buio più pesto… Maria, tutta un’altra storia! Buona giornata

SALDI NELLA FEDE

Una decina di anni fa, con il Consiglio pastorale avevamo fatto una piccola indagine sulla frequenza all’Eucaristia domenicale: conteggiando l’afflusso per due domeniche erano risultate presenti, distribuite sulle quattro messe festive, mille persone. Oggi, con un conteggio realistico, sebbene approssimativo, possiamo dire ce n’è la metà. Ovviamente, pressoché assente la fascia giovanile. Il trend europeo dell’appartenenza alla  fede cristiana è vertiginosamente in calo. Non c’è analista che non preconizzi la fine del cattolicesimo di qui a pochi decenni… Non posso dire che tutto questo mi lasci indifferente! La tristezza e la paura spesso mi stringono la gola… Mi ripeto che devo aver fede e che devo alimentare la virtù della speranza: Dio prepara sempre qualcosa di nuovo e di sorprendente! Insieme mi sembrano attualissime le parole di san Paolo ai Colossesi: «Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana». Il fascino verso pensieri alternativi e contrapposti al Vangelo esercita sempre un grande fascino… da Adamo ed Eva in poi la prospettiva di una autonomia da Dio sembra non essere mai venuta meno: il maligno non molla la presa! Occorre rimanere saldi nella Parola di Gesù: la sua fedeltà è l’unica garanzia! Buona giornata

IL PRETESTO DELLA LEGGE

Il codice della strada a che cosa serve? A tutelare la vita di che viaggia, di chi si muove sulla strada. La polizia che compito ha? Controllare che chi viaggia non metta a repentaglio la propria e altrui vita. Il codice è la griglia per avere criteri oggettivi nel giudizio ed evitare così ogni tipo di ingiustizia. Non di rado capita, però, che il controllo non sia finalizzato alla tutela della vita ma al semplice rispetto del codice stradale al fine di scovare qualche contravvenzione e fare cassa… Questo esempio per spiegare la contestazione di Gesù nei confronti degli scribi e dei farisei: «Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo». Il rispetto del sabato è doveroso? Certamente sì! Ma per promuovere la vita dell’uomo… se è usato come pretesto per trovare in fallo qualcuno non ha alcun senso! La legge è buona ma una sua applicazione aprioristica rischia sempre di causare mali peggiori di quelli che dovrebbe evitare… Nel giudicare le persone ci sia sempre da parte di noi cristiani uno sguardo attento al bene dell’uomo! La legge, a volte, si può bypassare… l’uomo no! Mai! Buona giornata