UN’ALTRA VITA

Il servo di Dio don Tonino Bello scriveva: “Alla contabilità della morte ne manca uno”! Alla visita al sepolcro di Maria di Magdala e dei discepoli la tomba si è mostrata vuota. Questo è il dato incontestabile. Perchè Gesù non sia più nel sepolcro presuppone una serie indefinita di motivazioni possibili… Coerentemente alle Parole di Gesù appare chiaro che è andato oltre, è passato da questo mondo al Padre! Si è aperto un varco impossibile da immaginare all’uomo: non si tratta di tornare in vita ma di passare ad una vita piena! Significa che questa nostra vita materiale possiede un potenziale che noi manco riusciamo a concepire ma che Gesù ci ha mostrato chiaramente! Quante persone obiettano alla risurrezione dicendo che mai nessuno di chi è morto è tornato a dimostrarlo: obiezione banalissima! La vita a cui si passa dopo la morte è in un’altra dimensione e la si può intuire solo grazie ad una adesione del cuore: i discepoli riconoscono Gesù solo quando sono aiutati a guardare grazie al discepolo amato! Attorno a noi vive un mondo che solo chi è rinato dall’alto è in grado di riconoscere... Ma come mostrarlo? Ognuno deve giocarsi in prima persona… nessuno può credere al posto di un altro! Buona giornata

TUTTO VIVE

Nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora
deposto. Là dunque deposero Gesù». Così si conclude la storia di Gesù secondo il Vangelo di Giovanni. Chissà se siamo
riusciti in questi giorni ad ospitare Gesù nei nostri “luoghi più intimi”, nelle nostre morti mai visitate… lì vuole entrare il
Salvatore del mondo! Dentro i nostri sepolcri senza vita, dove inesorabilmente saremo inumati… perché la morte è l’unica
certezza che abbiamo!
Gesù non entra nel sepolcro per uscirvi di nuovo: passa oltre! Apre un passaggio dall’altra parte! L’angelo sposta la pietra
non per far uscire Gesù ma per mostrare che quel sepolcro è vuoto! Tutte le nostre paure, tutte le nostre ansie, tutte i nostri
fallimenti, sono stati portati via, sono diventati vita! La morte non riesce ad imprigionare nessuno! Gesù non risorge da solo
ma con tutta l’umanità che nel corso della sua vita terrena ha preso sulle spalle!
Questo è il Vangelo della Pasqua: «Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Egli morì,
e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù». Cosa aspettiamo ancora? Che cosa dobbiamo ancora ottenere per vivere in pienezza? Quante volte sento cristiani che vivono come se dovessero ancora risorgere… di sicuro non hanno aperto i loro sepolcri e sono ancora occupati a nascondere per bene i propri cadaveri…
L’Eucaristia che celebriamo è l’evidenza che siamo risorti: Gesù è vivo! Nel pane e nel vino vivificati dallo Spirito noi siamo uniti a Cristo e con Cristo saliamo al Padre! La morte non ha più potere su di noi perché Cristo l’ha vinta! Non c’è nulla della nostra vita che sia destinato alla morte: tutto vive!
Buona Pasqua!

LA GRAVIDANZA DEL SILENZIO

Il Sabato santo non ha liturgie. Tutto è avvolto nel silenzio. Fino all’ultimo respiro Gesù è stato una Parola più che eloquente. Ora la Parola è stata zittita e regna il silenzio. Sembra di essere in quella situazione che si vive dopo una conferenza dove si da spazio agli interventi e nessuno parla… se non prende la parola il relatore tutti stanno in silenzio! Tutti vorrebbero che qualcuno parlasse ma nessuno è in grado di dire qualcosa di sensato… Sì, è proprio così: senza Gesù nessuno sa dire Parole importanti, pregnanti, significative! Nel Sabato santo c’è chi cerca di prendere il ruolo di Gesù e cerca di dare spiegazione a tutto, cadendo inevitabilmente nella banalità… c’è chi dispera e pessimisticamente ritiene che non c’è più nulla da fare, tutto è destinato al peggio… c’è chi copre il silenzio con tante parole e con tante azioni per non lasciarsi troppo interrogare… c’è chi si mette in silenzio e attende perchè ha fiducia nella potenzialità dell’amore! Quante situazioni che ognuno di noi vive attendono delle risposte: vorremmo dare risposte prontamente… forse hanno bisogno di un Sabato santo prolungato! Occorre saper attendere pazientemente… Al momento opportuno il Signore accenderà la luce necessaria per la comprensione! Buona giornata

PERTUGIO DI MISERICORDIA

Guardando alla croce dobbiamo dire: “Ecco l’Agnello di Dio che prende su di sè il peccato del mondo”. Colui che non aveva peccato si fece peccato per annullare in sè ogni vendetta e ritorsione. Gesù avrebbe potuto aprire bocca e condannare a morte ogni singola persona responsabile del suo omicidio… ma ha scelto il silenzio fino alla fine! Era l’unico modo per aprire a tutti il varco della salvezza. In Dio si entra solo grazie a questo pertugio di misericordia che Gesù ha spalancato: siamo tutti colpevoli ma per suo amore nessuno ci condanna! È  quasi imbarazzante questa benevolenza a tutti i costi, non sembra accettabile, vorremmo poter dire di aver guadagnato qualcosa con il nostro buon cuore! Invece è tutto dono! La liturgia è disarmante perchè non fa santi senza il nostro attivismo! Per questo è così bistrattata… se proponessimo un protagonismo consistente avremmo molto più seguito! L’uomo ha bisogno di sentirsi vivo, di affermare il proprio primato! Proprio come Pietro che non vorrebbe farsi lavare i piedi… Pietro vorrebbe dare lui la vita per Gesù ma è proprio il contrario: è Gesù che da la vita per Lui… ma è dura da mandar giù! Chi ha orecchi… Buona giornata

SEGNI PER NON DIMENTICARE

La morte o la si vive o la si subisce, non c’è alternativa! Credo che qui la fede ha molto da dire… è vero che è naturale morire, eppure, nessuna persona assennata muore naturalmente, con indifferenza! Morire è contro il nostro io più profondo! Noi siamo fatti per la vita! Proprio riguardo alla vita c’è da fare la domanda più appropriata: in che cosa consiste la vita? È un fatto biologico o è un fatto personale? Ecco, proprio dentro questo nodo si colloca il mistero del triduo che ci accingiamo a celebrare! Gesù va incontro alla morte profondamente consapevole: non vuole morire – tant’è che al Getzemani chiede gli sia allontanato il calice – ma decide di vivere la morte facendone un dono – ecco l’Eucaristia -! Non è la morte che detta i tempi a Gesù ma è la sua libertà che riempie di senso il suo morire. Sprofondiamo nel mistero della Pasqua di Gesù: non è solo la sua pasqua ma anche la nostra! La paura della morte è stata disvelata: niente può contro chi è abbandonato nell’amore del Padre! Il giovedì santo è la memoria dei segni della salvezza che manifestano la vita redenta: gli oli, il pane e il vinoper non dimenticare! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Gianni che ora riposa nell’amore del Padre