RINATI DALL’ALTO PER GRAZIA

Non so se qualcuno ha letto la notizia della sentenza che, a mio parere giustamente, ha riconosciuto legittima la campagna pubblicitaria dell’Unione Atei, Agnostici e Razionalisti che ha tappezzato la città di Verona con un manifesto con la scritta “Dio” con una x sulla D affinchè fosse evidente la centralità dell’io sulla irrilevanza, a loro parere dell’istanza divina. Di fatto, questa associazione di persone si configura come una vera e propria religione che si regge sul principio per il quale Dio non esiste in quanto scientificamente non dimostrabile... come non essere d’accordo! Anche l’amore è scientificamente non dimostrabile eppure c’è, ma non vorrei stare a disquisire al riguardo. Mi sembra quanto mai provvidenziale la pagina di Vangelo che la liturgia di oggi ci propone dove in un versetto leggiamo:  «Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito». Proprio così: ci sono questioni che attengono alla carne e che sono riconoscibili e leggibili a partire da parametri ben definiti… e ci sono code dello Spirito che possono essere comprese solo nella sua luce! Nessuno potrà mai entrare nel mistero di Dio se non rinascerà dall’Alto! Che grazia essere stati aggiunti al Corpo di Cristo e vivere da figli senza bisogno di rigorose indagini e spiegazioni… bello e basta! Buona giornata

PERDONARE: LA NOSTRA MISSIONE

«Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo». Chi non conosce Tommaso? Chi non si sente un po’ rappresentato? Già l’evangelista dà modo di intendere qualcosa: Didimo significa gemello! Vuol dire che Tommaso non è figlio unico… ha un fratello… forse io… forse te… La risurrezione di Gesù non è un dogma astratto, a cui si deve credere ad occhi chiusi! Tommaso desidera metterci le mani, vuole toccare, vuole sperimentare! Gesù non rimprovera Tommaso ma gli va incontro, lo accontenta nella sua richiesta! La risurrezione non è un fatto interiore, non è un sentimento! La risurrezione è un avvenimento ed è giusto che lo si constati! Tommaso, al vedere Gesù, si illumina e proclama: «Mio Signore e mio Dio». Si può vedere Gesù, si deve vedere Gesù! Dove lo ha visto? Nella comunità che si riunisce la settimana dopo per farne memoria! I risorti sono tutti
dei feriti che mostrano di avere fatto un passaggio radicale nella loro vita, grazia a Gesù! Qual è il segno inequivocabile che mostra la potenza salvatrice del Risorto? Il perdono: «A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Gesù è andato loro incontro senza considerare minimante i rinnegamenti e tradimenti: li ha amati senza condizioni! Così li ha fatti uscire dal loro senso di colpa e li ha restituiti alla vita piena… Chi ha sperimentato un perdono sa bene come cambia il cuore, che senso di libertà invade l’esistenza… Bene: i risorti, inevitabilmente, diventano testimoni del Risorto e agiscono alla stessa maniera: perdonano, restituiscano la vita a chi l’ha perduta! Se loro non perdonano, non ci sarà nessuno capace di farlo a loro posto e la morte avrà il sopravvento! Ecco la nostra missione…

PER CREDERE OCCORRE TESTIMONIARE

«Essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero»: sono le parole dell’evangelista Marco che descrivono l‘atteggiamento dei discepoli all’annuncio della risurrezione da parte della Maddalena. È assolutamente inconcepibile… I Dodici erano stati per tre anni, corpo a corpo, con Gesù! Conoscevano vita morte e miracoli di Lui! Lo aveva detto e ripetuto che sarebbe stato ucciso e che sarebbe risuscitato il terzo giorno… come hanno fatto a dubitare così ad oltranza, a ritenere non credibile la sua vittoria sulla morte… Rispetto ad un amico che conosco da lunga data so benissimo i sogni che persegue e se mi dicessero “li ha realizzati”, benchè i sogni potessero essere esagerati, non esiterei a riconoscerli come veri! Il non credere dei discepoli ha qualcosa di demoniaco, è una presa di posizione preconcetta, è una chiusura testarda alla novità del Vangelo! Ma la cosa sconvolgente è la reazione di Gesù: «Disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”». Agli uomini che si mostravano chiusi alla fede non propone prove o discorsi persuasivi ma affida la testimonianza! I discepoli che non credono vengono guariti con un atto di fede di Gesù nei loro confronti! È la genialità di Dio… Buona Pasqua!

 

p.s. Una preghiera per Pietro Emilio per il quale celebriamo oggi il rito delle esequie.

ABBONDANZA

Quanto ci impegniamo, notte e giorno, per renderci la vita vivibile? Quanti sforzi mettiamo in atto per sfuggire dalla malattia e dalla morte? Credo, davvero, tutte le energie migliori che abbiamo! Eppure, che cosa otteniamo? Qual è il risultato a cui sempre arriviamo? Qualche sparuta soddisfazione, qualche gradevole divertimento, ma, alla fine, il fallimento: la morte! Proprio come ci è raccontato dal Vangelo di oggi: Pietro e i discepoli, dopo gli eventi pasquali, decidono di andare a pescare, arrangiandosi da soli, forti dei loro mezzi e delle loro competenze…  «Gesù disse loro: “Figlioli, non avete a da mangiare?”. Gli risposero: “No”». Si può incontrare il Signore, ascoltare le sue parole, gioire e piangere con Lui, e poi vivere come se fossimo dei individui, a prescindere da lui, accontentandoci dei nostri piccoli risultati… tanto d tirare a campare. Ma Gesù non è morto per darci una vita mediocre! Gesù vuole riempire la nostra vita! È la Vita che ci manca… abbiamo il tempo, lo spazio, le cose: ma la Vita? Gesù non ci dice che il nostro impegno non sia buono ma ci spinge ad unirlo al suo! Ci esorta a non fare da soli! Sulla spiaggia del Lago di Tiberiade si mangia il pesce di Gesù con il pesce dei discepoli... questa è l’abbondanza!

 

p.s. Preghiamo per Antonio, papà di suor Giustina, perchè il Signore lo accolga nel suo Regno di luce

COME CAMBIA LA VITA

È stupefacente il cammino di conversione di Pietro! Lui era quello che voleva vendicarsi con chi non accoglieva Gesù… era quello che ha tagliato l’orecchio al soldato nell’orto degli ulivi… Ora è l’uomo che guarisce… che perdona… che annuncia la misericordia: «Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l’ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione, perché ciascuno di voi si allontani dalle sue iniquità». Pietro è totalmente trasformato da Cristo al punto da esserne diventato un copia perfetta. Non è un altro Cristo, perché Cristo è uno! La gente vorrebbe riconoscerlo come un santo venuto da cielo, vorrebbe esaltarlo, ma lui si schermisce e orienta tutti al vero motore di ogni sua azione… Quando l’uomo rinnega se stesso, permette a Dio di operare! Questa è la comunione! Proprio alla stessa stregua tra quella del Figlio con il Padre: “chi vede me, non vede me, ma il Padre che agisce in me”! E non è che il Figlio, in questa maniera, perde la sua identità ma, al contrario, la realizza! Del resto questo era il mandato che Gesù aveva dato ai suoi discepoli: «Vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli»! La vita, per chi ha incontrato Cristo, non è affermazione di sé ma rivelazione di una comunione! Bellissimo! Buona Pasqua