VERBUM DOMINI

Papa Francesco ha da pochi giorni decretato che la terza domenica del tempo ordinario sarà dedicata alla Parola di Dio: così come a corollario del tempo pasquale si celebra una domenica in onore dell’Eucaristia, il Corpus Domini, così, d’ora innanzi, si celebrerà una domenica per la Parola di Dio, il Verbum Domini! Sappiamo come per secoli si è “litigato” tra cattolici e protestanti sottolineando la preminenza da una parte dell‘Eucaristia sulla Parola  e viceversa… oggi, finalmente, riconosciamo la fondamentale complementarietà, dove senza l’una l’altra non è comprensibile! Come è possibile riconoscere che il Pane è Cristo vivo se non ci fosse la Parola che lo rivela? E come è possibile riconoscere la Parola è di Cristo vivo se non riconoscessimo che il Pane è il suo Corpo? Troppo abbiamo messo da parte la Parola, affidandoci maggiormente alla filosofia prima e alla psicologia oggi: per entrare nel mistero di Dio non c’è via migliore che la sua Parola! È sempre commuovente rileggere nel libro di Neemia quando, dopo un lungo silenzio causato dall’esilio, nuovamente si è aperta la Torah e si è iniziato a proclamare la Parola: l’entusiasmo e la gioia del popolo nel risentire la Parola di Dio è straripante! Forse, davvero, non ci rendiamo conto del privilegio che abbiamo nel poter ascoltare così abbondantemente la Parola di Dio… Buona giornata

INVISIBILE VISIBILE

C’è nel nostro modo di dire quando una persona ci fa un grosso piacere l’espressione “sei un angelo!”. Per certi versi è una cosa bella: significa riconoscere che gli angeli sono vicini a noi, hanno carne ed ossa, agiscono nella concretezza della vita! Contrariamente è un’espressione fuorviante perché considera angelico chi compie un atto favorevole al nostro personale punto di vista… in questa direzione, è chiaro, l’angelo è un po’ troppo funzionale al nostro tornaconto, mentre sarebbe molto più opportuno che l’angelo rispondesse al “vero bene” per noi che solo Dio conosce! Non per nulla Gesù ricorda ai suoi discepoli che gli «angeli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli». Il criterio per discernere se un angelo viene da Dio o no non deve essere la realizzazione dei nostri desideri o bisogni ma il compimento del bene! E il compimento del bene non sarà mai calcolabile nel breve termine… Generalmente un angelo lo si riconosce solo dopo molto tempo dall’averne usufruito! Guardandoci indietro, setacciando la nostra storia, avremo modo tutti di dare nomi e cognomi agli angeli che si sono occupati del nostro buon destino! Nessun angelo si da peso… solo chi ne gode la presenza lo svela a se stesso! È la tipica discrezione di Dio… Buona giornata

ASSENZA DI RANCORE

È impressionante quanto Dio sia grande nell’amore! Così grande da accettare sempre e comunque la libertà dell’uomo! Noi che ci riempiamo la bocca di questa parola siamo i meno disposti ad accettare le persone che fanno scelte diverse dalle nostre: magari permettiamo e tolleriamo ma certamente ci chiamiamo fuori da un rapporto con loro… Dio, al contrario, ama anche coloro che scelgono liberamente di odiarlo! Molto adatto per la comprensione di questo fatto è l’episodio raccontato dal Vangelo che ascoltiamo oggi nella liturgia: Gesù non viene accolto da un gruppo di Samaritani e i discepoli vogliono fare e loro rimostranze: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Davanti ad una opposizione la reazione immediata è la vendetta… A Gesù non passa minimamente per la testa l’intenzione di far valere le proprie ragioni! A fronte di un rifiuto, ne prende atto e va altrove… magari verrà il giorno dove i cuori saranno più aperti a quanto proposto e allora riproporrà loro la Buona novella… Gesù crede sempre ad un secondo tempo della partita! Noi, al contrario, siamo più immediati… Abbiamo bisogno di risposte veloci e subitanee… Occorre rivestirci della modalità d’essere di Gesù… ci aiuti con la sua Grazia! Buona giornata