DIO È LA PIENEZZA

Israele è stato deportato. Il Tempio è stato distrutto. Dopo alcuni decenni Israele riesce a ritornare nella propria terra. Pian piano si ricostruisce una vita. L’economia riprende e le famiglie stanno discretamente bene. Tutto questo benessere ha un autore “segreto” che andrebbe riconosciuto. Eppure, tutti si sono dimenticati di Dio. Nessuno si è attivato per ricostruire il Tempio… sembra, tutto sommato, di poterne fare tranquillamente senza! Il profeta Aggeo prende la parola e dice: «Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l’operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato». Parole assolutamente inequivocabili: Israele ha un certo benessere ma, in verità, è ancora mancante! La vita senza Dio è possibile ma non è piena, non è realizzante, non è compiuta! Quanto è attuale questo brano… Non siamo forse anche noi così? Pieni di ogni cosa… sazi di ogni divertimento, storditi da ogni intrattenimento… eppure poveri di senso! La stragrande maggioranza della gente vivacchia, non vive! La vita piena, la vita redenta è diversa dalla vita impegnata! Chiediamoci tutti: quanto sono felice da uno a dieci? O la risposta è dieci o manca Dio… Buona girornata

MAI INSISTERE

Ogni giorno vedo qualche coppia di Testimoni di Geova in giro a suonare campanelli e mi chiedo se non abbiano ancora finito di setacciare il paese… va bene suonare e proporre il proprio annuncio poi, però, basta! Non ha proprio senso insistere: è anti evangelico! Gesù stesso dice esplicitamente ai suoi discepolo inviati in missione: «Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi». Guai ad insistere: non c’è come alla fede il bisogno assoluto di libertà! Senza un cuore libero non è possibile esperienza cristiana! La gente non si evangelizza né per convincimento né per sfinimento! A nessuno mai Gesù ha chiesto di convertire qualcuno: semplicemente ha chiesto di annunciare il Vangelo! Tutti devono sapere per poter scegliere… Altrimenti amici come prima! Mentre scrivo queste cose, vi confesso, riconosco di fare una fatica impressionante ad entrare in questa logica… quando incontro resistenze faccio tanta fatica ad accettare e a continuare ad amare… La gratuità non ci appartiene per natura, non c’è dubbio! Poter vantare l’orgoglio di aver assoldato qualcuno al seguito della Chiesa è una tentazione molto fine… Chiediamo al Signore di aiutarci ad essere liberi nell’annunciare e liberi nella reazione all’annuncio: perché tutto dipende dallo Spirto santo! Buona giornata

VEDERE ATTRAVERSO GLI ORECCHI

Sono tanti gli uomini e le donne che vorrebbero vedere Gesù. Lo cercano in tante maniere: nella lettura, nello studio, nel confronto, nella testimonianza… eppure rimangono sempre delusi! Il Vangelo di oggi ci parla dei parenti di Gesù che fanno di tutto per vederlo ma la folla è tanta e rimangono ai margini, non riescono ad avvicinarlo… vorrebbero una corsia preferenziale ma Gesù è categorico: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica». Gesù non è un fenomeno da baraccone da andare a vedere! Non è un personaggio di spettacolo! Gesù è misterochi lo vuole vedere, chi gli è intimo sul serio –  e quindi famigliare – è chi lo ascolta e riconosce in Lui la Parola di Dio fatta carne! Vedere Gesù non significa né conoscerlo e né incontrarlo… Vedere Gesù è mettersi ai suoi piedi e lasciare che ogni sua Parola entri nelle nostre orecchie e nei nostri cuori! Chi divora la sua Parola gli diventa intimo, fino a diventare Lui… Gesù assimila a sé! Gesù porta a conoscere il Padre da figli… Occorre spogliarsi dalla smania di possederlo: è Lui che si fa possedere, si consegna, si svela… più famigliare di così si muore! Buona giornata

PAGINE NON FACILI

Capita a volte di leggere alcune espressioni del Vangelo che lasciano un po’ perplessi… non sempre sono immediatamente comprensibili e richiedono uno sforzo maggiore di interpretazione per non incorrere in considerazioni fuorvianti! Una di queste è: «a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere». Alla lettera sembra una chiara e indiscutibile ingiustizia: non è giusto che chi gode di un privilegio si veda ulteriormente benedetto e chi è nella miseria si veda ulteriormente spogliato di ogni bene! Qui però la questione dibattuta è il peso della realtà: la fede o si ha o non si ha! Chi ha fede vedrà moltiplicarsi i frutti della fede… chi non ce l’ha è inutile che finga di averla! Alla fine emergerà chiaramente che non ce l’ha e sarà evidente che il suo credere era una semplice farsa… Come è evidente questo espressione evangelica se viene applicata alla pratica dei sacramenti: se uno ha fede i sacramenti diventano un volano per l’arricchimento nella Grazia! Se uno non ha fede il rito si riduce ad un serie di gesti assurdi e inconcludenti! È sotto gli occhi di tutti questa cosa: vediamo di non dare man forte a tale deviazione dal vero! Buona domenica

LA FOLLIA DELLO SPERPERO

Gira in rete un video dove dei ragazzi, vestiti con abiti griffati, dichiarano nel dettaglio il costo dei singoli indumenti, mostrando con orgoglio l’alto tenore di vita che si possono permettere: non mi sento di attaccarli… sono semplicemente figli di un contesto dove la consistenza e il valore di una persona non è in Dio ma in ciò che si possiede! È semplicemente cambiata la sostanza dell’essere! Gesù è chiarissimo al riguardo: «Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza» . L’uomo o è credente o è idolatra, non esiste il cosiddetto agnostico, quello che è indifferente a tutto: a qualcosa il cuore lo si attacca! È interessante che Dio non si pone in alternativa ad altre divinità ma alla ricchezza: ciò che maggiormente riesce a rubare il cuore all’uomo sono i beni! Pochissimi sono quelli capaci di esercitare un distacco spontaneo alla ricchezza… la ricchezza offre un’apparente sicurezza e un benessere immediato tali per cui tutti si è disposti a sacrificarsi per essa! Nella pagina del Vangelo di questa domenica ci è mostrata una forma di liberazione dalla ricchezza: si tratta di un paradosso! Ma di un paradosso che mette in evidenza come la libertà dai beni la si conquista solo nello sperpero… La ricchezza regalata ai poveri è il più grande investimento sulla vita vera! Se l’avidità incatena il cuore e imprigiona i fratelli nell’indigenza, la generosità libera noi e gli altri generando una vera pace e un autentico benessere! Occorre strappare però… non è per nulla una passeggiata! La generosità per essere vera deve essere folle! Solo nella follia agli occhi del mondo si trova Dio… Buona domenica