IL VINO NUOVO DELLA FEDE

Chi è religioso è attaccato ai riti e alle abitudini della propria religione e giudica tutto a partire da questi: giusto è chi li rispetta e li pratica rigorosamente! L’ebraismo è religione che prescrive tutta una serie di norme e di pratiche ben precise: i farisei – che ne sono attenti custodi – hanno da che ridire sui discepoli di Gesù in quanto non praticano correttamente il digiuno. Gesù, ormai lo abbiamo imparato, rispetta le tradizioni dei padri ma invita ad andare allo spirito che le hanno originate. Non basta fare delle pratiche: occorre coglierne le ragioni più profonde! Se si colgono le ragioni più profonde le pratiche diventano pressoché inutili… Per questo Gesù è davvero un rivoluzionario: supera tutte le pratiche! A fronte dell’accusa che i suoi discepoli non digiunano dice chiaramente che non c’è n’è ragione: hanno un Dio che sta loro vicino, fino a dare loro la via, non hanno bisogno di compiere dei gesti di pentimento per aggraziarselo! Dio è già con loro! L’espressione «vino nuovo in otri nuovi» è una bomba impressionate! I cristiani non devono creare una nuova religione con norme diverse per distinguersi! I cristiani vivono una condizione filiale di libertà tale per cui la vita non è uno sforzo per ottenere la salvezza ma una espressione della gioia di essere amati! Buona giornata

PRONTI A METTERCI IN GIOCO

Gesù passò davanti ad un esattore delle tasse, un odiato e odioso pubblicano, e gli disse: «“Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì». Una prontezza incredibile! Una così grande disponibilità a lasciare un posto sicuro per uno incerto non poteva che essere motivata da una condizione di sostanziale insoddisfazione! Matteo non era contento della sua vita, nascondeva nel profondo una nostalgia verso una bellezza non ancora scoperta! È un uomo aperto a un di più, ha nel cuore un’aspirazione… Cosa che, invece, non hanno gli scribi e i farisei! Loro sono sicuri dei loro principi e guai a chi li mette in discussione… Mai uno scriba un fariseo hanno detto prontamente sì a Gesù! La cosa che fa specie è che non solo non sono disposti a seguire Gesù ma nemmeno gli vogliono permettere di proporre una vita alla sua sequela! Se fossero così sicuri della loro felicità non temerebbero la proposta alternativa di Gesù… è che, sotto sotto, avertono il fascino di Gesù ma non vogliono mettersi in discussione! Se ci si pensa non è molto diverso anche oggi: i più disponibili a mettersi in gioco non sono i credenti ferventi ma i poveri, i soli, gli infelici… Da che parte stiamo? Buona giornata

ABRAMO CREDE PERCHÈ CONOSCE DIO

Fa impressione l’assenza di una qualsiasi indecisione o tentennamento da parte di Abramo nel momento in cui Dio gli chiede di offrirgli in sacrificio l’amato figlio Isacco! Perché questo slancio senza obiezioni, così obbediente? Si tratta di quella che solitamente viene definita “la fede cieca”? Cioè una fiducia totale, senza domande, senza dubbi, senza perché… Io credo di no! Abramo dice di sì a Dio perché lo conosce troppo bene! Abramo ha “una storia” seria con JHWH, ha tutti gli elementi per riconoscere che Dio è fedele e ciò che promette non sarà mai essere disatteso! Lo afferma chiaramente quando Isacco si chiede chi vanno ad immolare in cima al monte: «Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!». Abramo è certo che Dio non gli chiede sacrifici ma si sacrifica! Per noi è facilissimo leggere in questo Agnello a cui il Padre provvede l’immagine di Gesù… Il sacrifico di Abramo è un sacrificio incompiuto! Come, del resto, sono incompiuti tutti i sacrifici degli uomini… La lettera agli Ebrei dice apertamente che i sacrifici antichi sono totalmente superati! Gesù ha offerto se stesso una volta per tutte! Perché fosse chiaro che Dio non ha bisogno dei nostri sacrifici… Lui si sacrifica per noi! A noi chiede soltanto di amare e di lasciarci amare… Abramo lo aveva capito e aveva creduto! Buona giornata

DIO VIVE IN NOI

Se chiediamo a bruciapelo ad un bambino dove si trova Dio quasi certamente ci risponderà “in chiesa!”… È quanto ci è stato insegnato, secondo la tradizione religiosa umana più antica: Dio abita in cielo o in terra dentro uno spazio sacro preciso. È impressionante come duemila anni di annuncio di Vangelo non siano riusciti a scalfire minimamente questa idea pagana! Gesù ha detto a chiare lettere che il tempio può essere tranquillamente distrutto perché ormai è il suo Corpo il tempio della presenza di Dio nella storia! Quindi, ad un bambino che ci rispondesse così dovremmo rispondere: no, Dio si trova in Gesù! Gesù è vivo! Il suo capo siede alla destra del Padre e le sue membra sono in mezzo a noi! Meglio: siamo noi! Così scrive san Paolo nella sua lettera agli Efesini: «voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito». Tutti insieme, noi battezzati, formiamo il Corpo di Cristo! Dio abita dentro la comunione tra battezzati! In modo particolare quando ci raduniamo per l’eucaristia domenicale diventiamo il Corpo di Gesù! Se il mondo non vede Dio, noi ne siamo i colpevoli! Lo Spirito santo agisce costantemente affinché il volto di Gesù sia disegnato sui nostri volti: non opponiamo resistenza! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Claudio prematuramente chiamato a tornare al Padre

APERTI ALL’OSPITALITÀ

«La moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale». Famosissimo questo fatto raccontato nel libro della Genesi. Quante volte vi sarete imbattuti anche voi in una domanda sull’argomento nei cruciverba o nei quiz televisivi… Ma chi sa perché è diventata sale? C’è un midrasch – un racconto ebraico – che ne da una spiegazione. Si dice che gli abitanti di Sodoma e Gomorra fossero un popolo inospitale, ostile agli stranieri. Lot, che abitava in Sodoma, essendo cresciuto con Abramo aveva, al contrario, profondo rispetto per gli stranieri. Tant’è che quando due personaggi gli fecero visita – successivamente riconosciuti come angeli – non esitò a farli entrare in casa e a prestare loro tutte le attenzioni del caso. Nel cucinare aveva bisogno del sale e chiese alla moglie di andare a recuperarlo dai parenti. Essendo essa di Sodoma non era del parere di prestare tutta quelle cure a quegli stranieri e per questo non obbedì alla richiesta. Fu così che nella fuga dal fuoco sceso dal cielo, accompagnati dagli angeli, Lot obbedì alle loro richieste mentre la moglie se ne disinteressò… così la materia del suo rifiuto divenne la sua forma di vita perenne. In questo tempo di ostilità allo straniero chissà che questo episodio non ci aiuti a riflettere un poco… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Giuseppe che oggi ritorna alla casa del Padre