SOLO PER AMORE

L’apostolo Pietro non smentisce la sua immediatezza e la sua ruvidezza nell’esporre quelle domande e quei problemi che l’uomo medio si pone. A fronte della sua decisa scelta nel mettersi alla sequela di Gesù pone questo interrogativo: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». Pietro è proprio uno terra-terra: lui sa che nessuno fa niente per niente! Gesù deve dire che vantaggio c’è per chi decide di opzionare la vita a Lui! Devo confessare che non mi sono mai posto questa domanda… la sequela non può essere motivata da un interesse mondano altrimenti viene meno l’amore nella sua bellezza ed originalità! Io credo proprio di aver seguito Gesù solo per il suo fascino… poi, via via, ho riconosciuto pure le soddisfazioni raccolte nello stargli dietro! Gesù assicura premi su premi a chi da la vita per la causa del Vangelo ed è certamente vero! Non come conseguenza ma come essenza: nel momento in cui uno sceglie di seguire Gesù, inevitabilmente, faccio esperienza di Salvezza! Non si ha bisogno di nulla… solo di essere amati! Quanti giovani lasciano la fede solo perché non riescono a ricavarne un beneficio… Gesù lo si segue per amore o è tutto inutile! Buona giornata

TUTTO HA UNA CONSEGUENZA

C’è un proverbio che recita: “Tutti i nodi, prima o poi, vengono al pettine”, ed è così! La storia ha un senso! Le scelte individuali hanno sempre un risvolto per la propria e altrui vita! Purtroppo, la nostra cultura tende sempre più a banalizzare la libertà: il criterio è quello che piace, quello che emotivamente si sente… le conseguenze sono lasciate in second’ordine! Nella storia di Giuseppe, figlio prediletto di Giacobbe, tutte queste considerazioni emergono perfettamente: i fratelli, gelosi, per toglierselo di mezzo lo vendono schiavo a dei mercanti. Pensano di aver sanato il problema, in realtà, soltanto grazie ad un atto di benevolenza di Giuseppe non vanno incontro alla morte! Soltanto perché Dio è benevolo con noi i nostri peccati non essi on si configurano come condanna a morte eterna… la risurrezione del Figlio di Dio è la maniera attraverso la quale il Padre ripesca chi, in forza della propria libertà giocata male, si condanna a morte! Giuseppe è la figura di Cristo: potrebbe vendicarsi con i fratelli ma il suo legame con il padre lo porta ad andare oltre! Per un attimo si fa prendere dalla cattiveria ma poi «andò in disparte e pianse»… Se fossimo sempre capaci di ascoltare la nostra coscienza quante persone salveremmo… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Mario perché possa incontrare il volto buono del Padre

LOTTA PER LA PASQUA

Giacobbe, dopo il suo lungo esilio dalla terra del padre Isacco, decide di ritornare e affrontare il fratello Esaù al quale aveva sottratto con l’inganno prima la primogenitura e poi la benedizione. Ovviamente ha molta paura della reazione del fratello: chissà se lo accoglierà o lo respingerà malamente? La strategia scelta è quella di far andare avanti per primi le bestie, i figli e le mogli… lui, invece, sta nelle retrovie. Giacobbe deve attraversare il fiume Iabbok ma il passaggio non si presenta per nulla scontato! Tutti i passaggi dalle acque sono simbolicamente delle pasque, dinamiche di morte e risurrezione, lotta e tenacia… pensiamo al passaggio del Mar Rosso… Là la lotta era con l’esercito del faraone qui è con Dio stesso! I passaggi da una condizione ad un altra richiedono sempre lotte, tensioni, fatiche: l’importante è tener duro! Giacobbe deve combattere contro se stesso… ha le sue paure, le sue resistenze, i suoi ripensamenti… L’unico che lo può tirar fuori dalla sua condizione di precarietà è la benedizione di Dio! Se Dio è con Lui, chi sarà contro di Lui? Anche Dio, tuttavia non da benedizioni a prezzi di saldo, esige una partecipazione, un coinvolgimento umano! Giacobbe è maestro indiscusso in questa dinamica… Buona giornata

 

 

p.s. Una preghiera per Giovanna che entra nella piena comunione con il Padre

SEGNARE I PASSAGGI DI DIO

La storia della salvezza eraico-cristiana inizia con la chiamata di Abramo e con la promessa di Dio, nei suoi confronti, di una terra e una discendenza numerosa. Sembra quasi che la prima cosa che Dio vuole mettere in chiaro con l’uomo è il suo totale disinteresse verso le cose e la sua garanzia di fedeltà in eterno… quindi: tutto il sospetto che l’uomo ha nei confronti di Dio come usurpatore della libertà perde ogni consistenza! Dio si sente in dovere di ribadire questa promessa a tutti i patriarchi: oggi, infatti, leggiamo nella Genesi questa medesima promessa fatta a Giacobbe «A te e alla tua discendenza darò la terra sulla quale sei coricato. La tua discendenza sarà innumerevole come la polvere della terra». Giacobbe mette in piedi una stele a ricordo di questa promessa: non serve a Dio ma all’uomo! È così facile alla dimenticanza l’uomo che se non ha riferimenti tangibili si scorda le promesse e così inizia a lamentarsi… Quante volte Dio ha segnato la nostra vita con gesti di benevolenza e di misericordia… quanto tempo dura la nostra gratitudine? Basta un piccolo problema per avviare un contenzioso con Dio che non ha fine! Contrassegniamo gli interventi di grazia di Dio… eviteremo tante recriminazioni! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Teresa e Angela che oggi fanno esperienza dell’amore fedele di Dio che vince la morte

ANDATE

«Andate: ecco, vi mando» . la vita cristiana è essenzialmente missionaria! Perché? Perché risponde ad un mandato! Il battezzato non vive più per se stesso ma per Cristo che lo ha chiamato! lo scopo consiste nel compiere la volontà di Cristo… come Cristo ha compiuto la volontà del Padre! Un cristiano non ha obiettivi da raggiungere ma una vita da spendere secondo il comandamento dell’amore: le condizioni sono quelle dettate dalla storia! Non è assolutamente sensato forzare la storia rendendola favorevole ai propri desideri…
«Come agnelli in mezzo a lupi» . gesù non vuole assolutamente fomentare la nostra già alta propensione al vittimismo… Questa espressione non descrive la condizione normale del discepolo: caratterialmente capita che i cristiani siano più lupi che agnelli! gesù ci invita, invece, ad entrare nella storia con la discrezione e la dolcezza di chi da la vita e non di chi vuole prenderla! Proprio come lui, Agnello condotto al macello…
«In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”» . Il discepolo è immagine di gesù risorto! Come il Maestro entra nel cenacolo dove sono riuniti gli apostoli timorosi e impauriti e dice loro “Pace a voi”, così anche i discepoli devono portare un annuncio di grazia! Non hanno il compito di dettare regole o norme e nemmeno di giudicare: l’unico mandato è quello di offrire la Pace! Ossia l’amore di Dio… e chi è figlio ritroverà la vita!
«Quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite» . Non è con l’insistenza e la caparbietà che si converte… è lo Spirito che cambia il cuore degli uomini. «Sappiate però che il regno di Dio è vicino”» . Ai battezzati è chiesto semplicemente di annunciare, di seminare la Parola del Vangelo… a tempo debito il Signore mieterà…