DIO NEMICO DELLA MORTE

«Dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire». Occorre leggere bene questo versetto della Genesi. Troppi, in maniera superficiale, ritengono che la morte sia entrata nel mondo come punizione di Dio verso la disobbedienza di Adamo: non è così! Anzi: Dio ha fatto di tutto per evitare all’uomo l’esperienza amara della morte suggerendo la via per evitarla: la morte è una conseguenza insita alla scelta di autonomia dell’uomo! Dio è come se avesse detto: “Adamo evita di mangiare dell’albero altrimenti ti staccherai da me pensando di potertela cavare da solo e andrai rovinosamente incontro al fallimento”. La morte è nemica dell’uomo tanto quanto è nemica di Dio: non faceva di certo parte dei piani di Dio… Nella morte facciamo, quindi, esperienza della stoltezza dell’uomo che pretende di bastarsi! L’unica maniera per vincere la morte è compiere l’azione contraria: riconoscersi peccatori e invocare con fiducia il soccorso salvatore di Dio! Mostrarsi bisognosi di Dio è la rampa di lancio per la risurrezione! Una volta che siamo legati in sicurezza a Dio possiamo mangiare di ogni pianta del giardino e non vedere più la morte! Totalmente liberi! Buona giornata

DISCERNERE LA FEDE DALLA RELIGIONE

Dobbiamo leggere di più il Vangelo! Dobbiamo conoscerlo in maniera più approfondita! Dobbiamo raccontarlo alle persone che pensano di conoscerlo e alle persone che ancora non lo conoscono! Dico questo perché, ogni volta che ne leggo un pezzo, nonostante lo conosca quasi a memoria, non smetto di entusiasmarmi e meravigliarmi! Scopro che la forma del credere che ho assimilato nella pratica religiosa lungo tutti questi anni di vita è tanto distante dal pensiero di Gesù. Sento riferite a me queste parole di Gesù: «Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini». Quante cose, pur nella massima buona fede, ho insegnato e che oggi scopro essere regole e dettami inventati da una religiosità priva della Buona notizia cristiana… Difficile oggi smantellare in un solo colpo tutta una serie di tradizioni e costumi tramandati nei secoli: sembra di spogliare la fede e renderla vana! In realtà, è tornare alla fede che è una cosa sola con la vita! La vita è l’esercizio della fede! La fede non deve essere considerata una pratica della vita, come se fosse un qualcosa di aggiunto… La fede non è qualcosa da applicare nella vita: la fede è la vita e la vita è la fede! Troppo bello… Buona giornata

CREATO O NATURA

Sono molto contento della grande sensibilità che si sta accrescendo attorno al tema dell’ecologia: la custodia del creato è un chiaro compito che Dio ha affidato all’uomo fin dalla creazione. Io ho parlato di creato… nel linguaggio corrente si parla piuttosto di natura… Qui forse sta la grande differenza di vedute! Se si parla di creato ci si riferisce inevitabilmente ad un Creatore, a Dio che ne è all’origine: Lui è il riferimento, non l’uomo! L’uomo è il custode, Dio è il Creatore! Parlando di natura si usa una terminologia che predispone ad una gamma enorme di interpretazioni: la natura è indistinta, è una cosa sacra per qualcuno… è una materia da sfruttare per altri… Difficile accordarsi! Si provi anche a pensare a tutti i dibattiti che ci sono sul riscaldamento globale, sull’utilizzo delle materie prime, sul nucleare, sulle emissioni di CO2… tutto dipende dall’ideologia predominate di chi ha ottenuto un consenso. Anche gli scienziati stentano a trovare una unanimità… Se avessimo il coraggio di riprendere in mano la Parola di Dio è leggere il primo versetto della Genesi: «In principio Dio creò il cielo e la terra»… non cambierebbe radicalmente il punto di vista? Se la smettessimo di pensare di prescindere da Dio! Buona giornata

ASCOLTARE

Non mi piace vedere il maligno in tutte le cose, tuttavia non ci può sfuggire come sia all’opera in maniera persistente e, purtroppo, pure vincente… Senza che nessuno se ne accorga si insinua nella vita dell’uomo attraverso la via del piacere e dei sensi e, via via, lo isola da Dio e dai fratelli.
Sappiamo come nella Bibbia sia fondamentale il verbo “ascoltare”: è il primo comandamento che JHWH suggerisce a Mosè! A partire dall’ascolta nasce la storia della salvezza. Mi fa impressione al mattino, quando esco nell’orario in cui i ragazzi vanno a scuola, vedere come quasi tutti abbiano negli orecchi gli auricolari e evitino totalmente l’incontro… Ho provato a salutare ma non erano in grado di sentire…
È chiaro che se Dio vuol parlare e farsi sentire, il maligno lavori nel senso opposto, tappando le orecchie e precludendo ogni possibilità alla relazione! La Parola, purtroppo, non riesce più a raggiungere l’uomo e la salvezza non trova l’aggancio.
«La folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la Parola di Dio» così ci annuncia oggi il Vangelo di Luca! Che meraviglia questa sete di “ascoltare”, di dare spazio ad un altro da sé, di uscire dal proprio io individuale e scoprire l’io personale…
È quello che è successo a Pietro, Giacomo e Giovanni: intenti al loro lavoro da pescatori hanno accettato l’incontro con Gesù e hanno dato credito alla sua PAROLA. Da qui la loro vita ha fatto il salto di qualità inaspettato e sorprendente che conosciamo. Buona domenica

PRIMA LA GUARIGIONE DEL CUORE

Di che cosa ha bisogno la gente? Quali sono le vere emergenze? Tutti siamo preoccupati di assicurare un benessere dignitoso ad ogni uomo, eppure il risultato è l’esponenziale arricchimento di pochi a fronte del progressivo impoverimento di molti. Come può l’uomo avido ed egoista per natura pensare di rendere giusto e solidale il mondo? Non esiste uomo capace di totale abnegazione per la salvezza dell’altro uomo… Gesù lo aveva ricordato: “Ci potrebbe essere forse un uomo che da la vita per chi ama, ma per un nemico mai”. Solo Dio che è amore infinito è capace di dare la vita fino alla fine, fino alla morte di croce! Per questo, possiamo rispondere alla domanda che ci siamo posti all’inizio della riflessione così: l’uomo ha bisogno di Dio! Ha bisogno di riscoprire la sua relazione filiale con Dio! Interessante il brando di Vangelo di oggi, dice: «Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose». Cosa fa Gesù? Di fronte ad una folla alla deriva insegna! Annuncia la paternità di Dio! In un secondo tempo moltiplicherà pure i pani e i pesci… ma solo dopo aver guarito i cuori. Provare per credere… Buona giornata