IL VANGELO PER TUTTI

Da lontano arrivano i magi alla capanna di Betlemme. La luce di Cristo brilla in maniera tale che tutti la possono vedere. La nascita di Gesù non è un evento per pochi intimi, ma per tutto il mondo. Anche in questi giorni, benchè i tentativi di sviare il Natale dal suo vero senso siano molteplici, l’annuncio dell’amore del Padre  è stato dato a tutti gli uomini! Guai se tratteniamo questo vangelo solo a nostro uso e consumo… San Paolo, nella Lettera agli Efesini, ci ricorda la dimensione universale della chiamata alla salvezza: «le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo» . “Le genti” sono tutti gli uomini, indistintamente! Il disegno di Dio è la comunione e noi siamo chiamati a lavorare in questo senso! Non vorrei apparire semplicistico e approssimativo, ma perché non pensare di prendere come opportunità tutto il flusso migratorio come occasione per una evangelizzazione? Un tempo i cristiani partivano numerosi per le terre lontane a portare a tutti l’annuncio del Vangelo… oggi dalle terre lontane vengono a noi, cercano un mondo diverso, una dignità nuova, un volto più umano della vita… Perché non cogliere l’occasione per mostrare quanto Gesù ci ha insegnato? Buona domenica

AMARE COMUNQUE

Comunque sia, chi ha conosciuto la fede, è chiamato ad amare! Amare è bellissimo ma è difficilissimo! Amare l’inamabile è un’impresa impari… ma non se ne può fare a meno! Si sentono nel cuore tutte le resistenze possibili all’amore gratuito ma non si può non sforzarsi ad amare ad oltranza! È una questione di sostanza: «In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli». L’evangelista Giovanni lo spiega in questo modo… Amati in misura così abbondante non si può che ripetere la stessa cosa… Si tratta proprio di perdere la vita! Non nel senso di morire ma nel senso di calpestare continuamente il proprio orgoglio ed andare oltre… È un esercizio permanente, mai concluso… il rigurgito dell’IO è sempre in agguato! Alla fine, è la via migliore alla felicità! Le scorciatoie dell’affermazione di sé portano alla morte, alla delusione, alla solitudine… L’amore è una lotta faticosa all’inizio ma è davvero redditizia! Chi non ama non è contento… alla lunga registra tante chiusure e inimicizie da non poter rimanere indifferente! Amare è il segreto di una vita piena e felice… ha il suo costo ma non manca di pagare i suoi interessi… Buona giornata

IL PRIMATO DI GIUSTIZIA E AMORE

«In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello». L’evangelista san Giovanni esprime un giudizio categorico, distinguendo chiaramente due categorie di persone: quelle che vengono da Dio e quelle che vengono dal diavolo! Essere figli di Dio significa essere rinati in forza del battesimo. L’immersione battesimale segna una radicale appartenenza a Cristo insieme ad una decisione personale all’impegno nella sequela. In questa identità filiale è evidente che il perseguimento della giustizia e dell’amore sono imprescindibili! Non è possibile ipotizzare che un uomo immerso nel fonte battesimale e fermamente deciso a seguire Gesù possa andare contro la giustizia e l’amore! Un uomo non rinato da Spirito non è per forza figlio del diavolo ma porta in sé la debolezza della caduta e non possiede la forza della fede… pertanto risulta maggiormente a rischio rispetto alla tentazione! C’è da essere chiari nel definire che la figliolanza divina non è frutto di un privilegio settario ma è opera di Dio… e Dio è tanto libero da poter muovere il cuore di ogni uomo al bene a prescindere dal sacramento! È così che la giustizia e l’amore sono la cartina tornasole per definire chi è da Dio e chi no! Buona giornata

TUTTI INCAMMINATI SULLA VIA DEL BENE

Papa Francesco, ieri, all’udienza ordinaria del mercoledì in aula Nervi, ha detto a braccio: “meglio essere atei che andare in chiesa e odiare e parlare male degli altri dando così cattiva testimonianza”. Detta ad un’assemblea di credenti come pungolo per una conversione ci sta: è una provocazione ineccepibile che esorta a prendere maggiormente coscienza della responsabilità battesimale che compete ad ogni cristiano! Il fatto è che tale espressione è subito rimbalzata sui social con tutt’altra prospettiva, ovviamente denigratoria! Dalla serie: chi va in Chiesa è peggio degli altri… Non accetto assolutamente questa rilettura! Chi odia sbaglia sia che vada in Chiesa e sia chi non ci va… è, tuttavia, possibile che a fronte di situazioni complesse uomini di fede o no arrivino ad odiare… purtroppo accade! All’uomo che va in Chiesa risuona costantemente l’invito alla riconciliazione… spererei che si ponesse in ascolto e pregasse per un pentimento! All’uomo che non crede? Non è chiesto niente? Può andare avanti ad odiare e non è un problema? Stiamo attenti a giudicare con sufficienza e superficialità…  L’evangelista Giovanni ricorda: «Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro». Ogni credente aspiri alla purezza e sii lasci invadere dalla grazia… e chieda perdono dei suoi peccati! E il non credente? Si lasci interpellare dalla coscienza: si troverà sullo stesso cammino… Tutti giustificati solo dall’amore misericordioso di Dio e non certo dalla propria giustizia! Buona giornata

IL MALIGNO E LA FEDE

Ne sono sempre più convinto: il maligno non cerca di farci fare qualcosa di immorale ma cerca di sovvertire la fede! La grande apostasia dell’Europa è certamente opera del diavolo… San Giovanni non usa giri di parole e afferma: «Chi è il bugiardo se non colui che nega che Gesù è il Cristo?». Quanti giovani sono convinti da professori sedicenti a negare la divinità di Gesù! “Certo, Gesù è stato un grande uomo, ma niente di più”, si dice… questo è l’insegnamento che va per la maggiore! Almeno il beneficio di inventario andrebbe preso in considerazione! Sarebbe molto più corretto astenersi da una negazione così categorica… ma il maligno, l’idolatra dell’uomo, mette nelle condizioni di convincere gli uomini di scienza ad avere tutti gli strumenti necessari e sufficienti per negare il divino! Operazione assolutamente illegittima… Il divino è la dimensione più propriamente umana! Guai a censurarla! Si riduce l’uomo a materia e a non-senso! L’affermazione della divinità di Cristo ha il potere di scacciare lontano il maligno, promuovendo una lucidità di giudizio assolutamente di livello! Il problema è che non appena si parla della presenza del maligno tutti sorridono e boicottano… questa è la sua vittoria! Ritorniamo a Cristo senza se e senza ma! Buona giornata