UN ANNO UTILE

Un altro anno è passato. Uno in meno o uno in più? Ce lo dobbiamo chiedere! Non si può continuare ad eludere la risposta! O la vita si perde o la vita si compie… Quanti dicono: un anno da archiviare! Oppure: un anno da ripetere! Sono frasi assurde: né si può cancellare né si può rifare un anno! Un anno è se stesso, porta con sé il passaggio di Dio: comunque sia trascorso è stato una opportunità per riconoscere l’amore di Dio, la sua provvidenza! Un anno è una parte di piattaforma fondamentale per il nostro trampolino di lancio: nulla è inutile! Nulla è da buttare! Tutto va posto nella sua dimensione di ricchezza funzionale alla realizzazione della volontà di Dio! In questo anno, con o senza il nostro contributo, Dio ha portato avanti il suo progetto di salvezza! Noi accade che perdiamo tempo… Dio no! Non c’è istante che non sia orientato alla finalità salvifica! Non ripetiamo come pecore le frasi fatte di chi parla di fortuna o di sfortuna: la nostra vita, così come è stata, non è mai inutile! Questa idea a me da una pace e una serenità assoluti! Mi piace condividerla con tutti voi! Buona giornata

LA FORZA NELLA DEBOLEZZA DELLA FAMIGLIA

L’unione di un maschio e di una femmina da alla luce l’essere vivente… è la famiglia che genera l’essere umano! È dentro la trama complessa delle relazioni famigliari che un bimbo diventa uomo, impara ad essere amato e ad amare, apprende la grammatica della vita! Ogni uomo è il risultato di una storia vissuta dentro l’incontro-scontro tra un uomo e una donna, una padre ed una madre, tra fratelli e sorelle… portiamo tutti i segni di storie che hanno in sé tracce di bene e tracce di male… Non si può vivere da uomini senza famiglia, ma la famiglia non è mai perfetta! Si ripete spesso che mai come nel nostro tempo l’istituzione famigliare vive un momento di crisi d’identità… non lo so! Oggi vediamo alcuni problemi: la fragilità delle coppie, l’ipotesi famiglie arcobaleno, la procreatica artificiale… ma un tempo quale violenze si consumavano dentro i nuclei famigliari? Quali abusi di un patriarcato assoluto e dispotico? Quali umiliazioni verso le spose e le madri? Nonostante tutti questi limiti non possiamo assolutamente pensare ad un superamento di questa istituzione… Anche Dio Padre ha scelto per suo Figlio Gesù una famiglia per imparare ad essere uomo! E anche Gesù ha avuto dei genitori che hanno mostrato delle fatiche e delle incomprensioni nelle scelte educative…  La cosa bella è che Maria seppe custodire ogni cosa meditandola nel suo cuore per discernerne la volontà di Dio! Sia così pure per noi! Buona domenica

IL LENTO SVELARSI DEL DIVINO

Maria aveva ricevuto l’annuncio dall’arcangelo Gabriele… Giuseppe aveva avuto suggerimenti più che convincenti nei sogni… eppure, sia Maria che Giuseppe, una volto stretto tra le braccia il piccolo bambino, è come se si fossero dimenticati di tutto quanto era stato predetto loro! Crescevano il bambino come un qualsiasi altro bambino, con quell’amore e quell’apprensione tipici di tutti i genitori di questo mondo! Ma quel bambino era molto di più di quello che potevano capire… la vita, giorno per giorno, aggiungeva tasselli nuovi alla loro decifrazione del mistero. L’incontro al tempio con Simeone deve essere stato un momento molto forte per Maria e Giuseppe… loro erano saliti al Tempio di Gerusalemme per il sacrificio prescritto in riscatto dei primogeniti, in memoria della liberazione pasquale dalla schiavitù d’Egitto e si trovano di fronte ad un uomo giusto che, per rivelazione, contempla ad occhi aperti lo sprigionarsi di tutta la divinità presente in quel bambino! Quello che a Maria e Giuseppe ancora sfuggiva, Simeone lo aveva colto in maniera chiarissima… Una divinità complessa, venuta a scardinare radicalmente l’immaginario religioso! Maria stessa parteciperà al destino di dolore di un figlio chiamato al dono totale di sé… è il percorso della fede che tutti siamo chiamati a fare! Coraggio… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Anna Maria a cui oggi diamo l’estremo saluto… accompagniamo con la preghiera la famiglia in questo momento di grande dolore

 

CUSTODIA DI CHI SI AFFACCIA ALLA VITA

La Chiesa non dimentica i bambini che Erode ha ucciso nel tentativo di assicurarsi la morte di Gesù… la memoria celebrata nella liturgia esprime il cuore di Dio che mai dimentica i suoi figli più indifesi! È bene che chiunque sopprime una vita sappia che commette un delitto che apre una ferita irreparabile nel cuore di Dio! Dio ricorda chi muore e ricorda chi uccide… nulla sfugge al suo sguardo. Non è una minaccia ma un monito: non c’è Erode che possa passarla liscia al cospetto di Dio! E di Erode ce n’è pieno il mondo… La vita nascente così come l’infanzia è oggetto di una violenza inaudita! La pratica dell’aborto è una piaga che affligge il mondo dell’opulenza: c’è una paura estrema che i bambini nascano perché – sembra – portino via risorse ed energie e – sembra – demograficamente ingestibile… Guai ai pro life! Guai a chi si pronuncia sulla liceità della 194! Ci sono dogmi laici che sono più sacri dei dogmi di fede… Non di meno, esiste un traffico e uno sfruttamento dei bambini nel mondo della prostituzione da accapponare la pelle! Da vergognarsi e piangere dallo schifo in eterno… I bambini sono il futuro, il sorriso, la gioia della vita: per loro solo amore e cura! Buona giornata

IL DIVINO NELLA CARNE

Della nostra fede in Gesù siamo debitori principalmente a due persone: san Paolo e san Giovanni! San Paolo ha “tradotto” l’annuncio inculturandolo nel contesto pagano della Grecia… San Giovanni ha messo per iscritto tutto quanto si poteva dire di Gesù nella sua dimensione divina… Ogni pagina del Vangelo di Giovanni è piena di teologia! Ogni parola e ogni gesto di Gesù è capace di aprire prospettive divine impressionanti! E non si può dire che sia mera speculazione filosofica: san Giovanni è solidamente ancorato alla carne di Gesù! Il divino non è un contenuto applicato alla carne ma, al contrario, è la carne che trasuda della divinità! Qui c’è una conquista che è squisitamente cristiana ed è merito di san Giovanni: Dio che nessuno ha mai visto ora è contenuto in maniera competa e perfetta nell’umanità di Gesù! Non sono possibili più equivoci di sorta… Da san Giovanni in poi la teologia non può essere una argomentazione fatta di sillogismi e speculazioni filosofiche: la teologia è contemplazione del volto umano di Cristo! Quanto è importante la sottolineatura più volte ricordata negli scritti giovannei: “noi abbiamo veduto e toccato il Verbo della vita“! Qui sta la bellezza assoluta della santità di san Giovanni… Buona giornata