USATI E GETTATI

Alla fine di ogni giornata ci accorgiamo di essere un po’ come quel povero diavolo che scendeva da Gerusalemme a Gerico ed incappò nei briganti! La vita appare come una depredazione totale di quello che siamo e abbiamo… veniamo usati, sfruttati, buttati lì… Il mondo che sembra esserci amico, in realtà, ci usa a suo piacimento per poi dimenticarsi di noi! Coloro che sembravano i promotori della nostra felicità ci passano accanto e voltano la faccia dall’altra faccia! Solo un estrano, uno che non conosciamo, uno che consideriamo distante dalla nostra vita, si ferma e si prende cura delle nostre ferite… è Dio! È colui che quando tutti si fanno da parte  e si ritirano esce allo scoperto e ci risolleva! La scoperta di Dio come unico sostegno e tutore della nostra esistenza ci deve far gioire e ricollocare tutti gli altri attori del nostro benessere nella giusta dimensione che gli spetta! La cosa bella è che un giorno, anche tutti quelli che hanno contestato il Signore, dovranno riconoscere la sua importanza…  Lasciamo solo tempo al tempo e tutti potranno pentirsi delle proprie chiusure a Dio e ritorneranno a passo veloce alla santa dimora da cui tutto sempre parte. Buona giornata

L’INDISSOLUBILITÀ NON È IN DISCUSSIONE

Il pensiero corrente, sempre più, veicola messaggi a sfavore dell’indissolubilità del matrimonio, come se tale istituto sia una semplice struttura culturale: un tempo – si dice – si considerava il matrimonio per tutta la vita, oggi si può tranquillamente sciogliere in base alla volontà di uno dei due… nel mondo, infatti, i popoli hanno normato il matrimonio nelle maniere più differenti, non ha senso pertanto fossilizzarsi dentro un unica forma! Nel Vangelo Gesù parla con toni decisamente diversi e descrive il matrimonio come una realtà istituita direttamente da Dio all’inizio della creazione! Il matrimonio non è una “trovata” dell’uomo ma una precisa volontà di Dio attraverso la quale raccontare il suo amore fedele ed indissolubile! Per dire l’amore come Dio lo insegna non c’è altra forma per l’uomo e la donna che l’impegno a donarsi totalmente e per tutta la vita senza se e senza ma! Questa è la volontà di Dio e questo la Chiesa deve insegnare! Poi: come in tutti i progetti di Dio nei quali l’uomo è chiamato a collaborare non sempre, per fragilità o per negligenza, c’è la corrispondenza assoluta… è il peccato, è il male! Per questo pur attaccando frontalmente il male non si deve tuttavia colpire chi lo commette ma piuttosto va aiutato nella conversione e nel cambiamento! Sosteniamoci a vicenda nella ricerca del vero bene… Buona domenica

CREDENTI PACIFICATI

«Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete»! Quanto è vero! Non smetterò mai di ringraziare il Signore per il dono della fede! È una vera e propria beatitudine il “vedere” un Dio vivo, presente, attivo… chi non lo vede non può che adattarsi al semplice sguardo dei propri occhi! Ma quanto è miope l’occhio non illuminato dalla Grazia… Per questo, da cristiani dobbiamo guardare con compassione e misericordia chi non ha il dono della fede! Non significa far finta di niente e accettare supinamente quanto sostengono… piuttosto significa mostrare la propria gioia e la propria pace prima che convincere con ragionamenti e predicozzi! Non essendo nostre le ragioni della fede, ad un certo punto, dobbiamo lasciare che siano sostenute e portate avanti dal Signore! Se chi ascolta la nostra testimonianza non vuole cambiare di un millimetro la propria posizione non vale la pena alterarsi e imporre categoricamente il nostro pensiero: occorre sorridere e mostrare una pace interiore che accetta la diversità e attende l’opera di un Altro! Non mi piace vedere in televisione quelle trasmissioni nelle quali vengono contrapposti esponenti del pensiero cristiano ed esponenti del pensiero radicale: sembra che siano identici! Cambia l’idea ma l’atteggiamento di lotta il medesimo… non deve funzionare così! La pace e la serenità devono avere la supremazia! Buona giornata

TACERE PER ASCOLTARE

«Ecco, non conto niente: che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca. Ho parlato una volta, ma non replicherò, due volte ho parlato, ma non continuerò». È Giobbe che parla. Davanti alla grandezza di Dio non può che ammettere la sua finitezza. Non è sottomissione e nemmeno servilismo… è semplicemente realismo! Giobbe accetta di mettersi davanti alla realtà del mondo, del cosmo, della storia e non può che avvertire la sua piccolezza! L’uomo che pretende di ergersi con superbia davanti a Dio viene smentito dai fatti… Gesù l’aveva ricordato: «chi si innalza sarà abbassato e chi si umilia sarà innalzato»! Non c’è come riconoscendo i propri limiti che si valorizzano adeguatamente le proprie virtù! Ogni uomo non può che realizzare la propria piccola parte! Se si dedica al proprio copione va alla grande… non appena vuole allargare il proprio ruolo, compie disastri enormi! Mettere la mano alla bocca è un atto di saggezza. Si tratta di legare la lingua quando ci viene la tentazione di trovare la soluzione per tutto, quando abbiamo l’arroganza di possedere una mente illuminata superiore agli altri… Occorre lasciar parlare Dio attraverso la storia: avremo strade segnate per la realizzazione del nostro destino! Buona giornata

UN SANTO SANTO

San Francesco è un santo che appare più santo degli altri! Direi che è il santo per eccellenza! È stato definito giustamente l’Alter Christus, tanto è grande la sua somiglianza con Gesù… ha avuto un seguito impressionante: gli ordini francescani non si contano! Possiamo tranquillamente applicare a san Francesco le parole di san Paolo: «Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo». San Francesco ha calpestato ricchezza, fama e potere a nome di Gesù! Si è spogliato di tutto per rivestirsi solo di Cristo! Nel mondo ma non del mondo… Un uomo libero, capace di cantare la bellezza della creazione, di sorridere nella prova, di perdonare nell’offesa… Disposto a morire totalmente a se stesso per lasciare il posto a Gesù! Ci è riuscito in maniera così perfetta da conformarsi anche fisicamente a Cristo con le stimmate! Uomini così non possono stare in piedi senza una profonda intimità con Dio! Lo stile di vita del poverello d’Assisi era talmente alternativo da passare per pazzo… D’altra parte il vangelo è pazzia… quando la Parola di Gesù non genera una divisione netta tra un prima e un dopo significa che non ha raggiunto il cuore! San Francesco ha accettato la sfida del Vangelo senza riduzioni… ha raggiunto la pace! Noi? Buona giornata