LA PREGHIERA TOCCA SEMPRE IL CUORE DI DIO

«Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto»: Gesù, dopo aver insegnato il Padre nostro, invita a pregare con insistenza. La preghiera dei cristiani non è come per gli orientali una arte per concentrarsi, meditare ed entrare in se stessi, ma è un relazionarsi con un Dio personale che ascolta e dialoga con l’uomo. La preghiera è capace di trapassare le nuvole del cielo e permettere ai nostri desideri di arrivare al cuore di Dio… Dio ascolta sempre! Non dobbiamo mai pensare che Dio possa rimanere indifferente alle preghiere che gli rivolgiamo! Non è detto che esaudisca quando gli chiediamo perché Lui non pensa ad esaudire le nostre miopi pretese ma a fare il meglio per noi! La sua riposta alla nostra preghiera è realizzare appieno la nostra vita secondo il massimo bene che sia possibile! Di qui anche l’invito a non stancarci mai di pregare… anche quando sembra di avere un cielo chiuso sopra la nostra testa… probabilmente lo ha pensato anche Gesù dopo il pianto accorato del Getzemani! Ma non ha smesso di pregare! Anche sulla croce ha gridato… e Dio lo ha esaudito! Non diamo mai giudizi affrettati circa i risultati della preghiera… a tempo debito Dio risponde! Ne ho le prove… Buona giornata

RICERCA DELLA COMUNIONE

Grande uomo di comunione san Paolo! Per nulla alla ricerca della propria affermazione! Desideroso primariamente di agire nel nome di Gesù, in unità con i Dodici apostoli! Nella Chiesa non può esistere un pensiero individuale: nella Chiesa si parla un linguaggio necessariamente comunionale! Se abbiamo un pensiero, una idea, una intuizione, non è detto che sia ispirato… per discernere se viene dallo Spirito è necessario sottoporlo alla verifica e all’analisi dei fratelli nella fede! San Paolo, avendo avvertito la necessità di annunciare il Vangelo al di fuori della cerchia dell’ebraismo, non ha fatto di testa sua ma si è confrontato con Pietro, Giacomo e Giovanni. Scrive nella Lettera ai Galati: «Esposi loro il Vangelo che io annuncio tra le genti, ma lo esposi privatamente alle persone più autorevoli, per non correre o aver corso invano». È impressionante il disorientamento che provoca nei fedeli l’acefalia di tanti preti che agiscono secondo i propri criteri, non attenendosi a quelli condivisi… Non si tratta di uniformità! Assolutamente! La pluralità, nella Chiesa, non solo è accettata ma auspicata! Il fatto è che deve nascere da una condivisione e da un prospettiva di maggior adesione al Vangelo di Gesù! La pluralità, quando è autentica, non divide ma unisce! C’è urgente bisogno di più comunione… Buona giornata

NON SOLDATI MA DISCEPOLI

Nel leggere san Paolo è data la possibilità di capire bene il passaggio, sostanziale, che avviene quando si passa dalla religiosità alla fede! Saulo è abissalmente diverso da Paolo, c’è un vero e proprio ribaltamento esistenziale! La religione sancisce una divisione, la fede crea legami… Scrive san Paolo ai Galati: «Fratelli, voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo: perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo». Come un qualsiasi supporter di una parte politica, Saulo non fa altro che affermare la propria verità imponendola agli altri, con le buone o con le cattive! È evidente che la causa non è quella di Dio, ma la propria: nella lotta contro c’è sempre la voglia di imporre il proprio nome, non quello di Dio! Nel momento in cui Saulo si converte non vive più in contrapposizione, ma semplicemente annuncia ciò che ha visto e conosciuto! Non ci sono nemici da combattere ma uomini e donne a cui rivelare il nome del Salvatore! Ogni interpellato risponderà secondo coscienza, secondo le sue possibilità e capacità! A volte capita ancora di sentire cristiani che intendono imporre la loro visione a tutti i costi… Gesù non ha bisogno di soldati! Vuole solo discepoli! Buona giornata