VIVERE AL MASSIMO

Ascoltiamo per l’ennesima volta la parabola dei talenti! E per l’ennesima volta non riusciamo a capire la logica che vi sottende e consideriamo ingiusto il comportamento del padrone nei confronti del servo che ha avuto paura e non ha fatto fruttare il talento… La prima osservazione che mi sento di fare è che il padrone ha consegnato i talenti senza fare alcuna richiesta: non c’è alcun obbligo, alcuna penalità, alcuna ingiunzione! Ognuno agisce in base alla propria relazione con Lui… i primi due investono i talenti, senza paura, anche con il rischio di perderli! L’ultimo non investe perché ha paura del padrone! È questa paura che gli gioca un brutto scherzo! Se dovessimo impostare la nostra vita come se fosse una prestazione non andremmo da nessuna parte… chi la concepisce in questo modo ne esce con le ossa rotte! Non ci sarà mai possibile vantare qualcosa davanti a Dio! Dio è semplicemente contento della nostra gioia, della nostra realizzazione, del nostro compimento! L’unica cosa chiara della parabola è che dei talenti che ci ha lasciato ci chiederà conto! Non siamo esseri senza origini e senza legami: tutti rispondiamo ad un altro! La nostra gioia sarà sempre corrispondente alla gioia di un altro! Buona giornata