I PIEDI DI GESÙ

Scrive il profeta Isaia: «Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza». I piedi sono oggetto di venerazione perché indicano l’avverarsi di una prossimità. Forse è per questo che anche le donne del Vangelo di Matteo che ritornano di fretta dal sepolcro si chinano e abbracciano i piedi di Gesù e lo adorano! Quei piedi indicano il venire incontro di Dio! Le donne vagherebbero per le strade, disperate, alla ricerca di Gesù, fino a chissà quando, se Lui non le andasse incontro… Gesù non ci lascia vagare nelle tenebre all’infinito: irrompe e ci si mette davanti, ci chiama per nome, ci da la pace… Sono gli “scribi” che cercano di convincerci, con tutti i mezzi possibili, che è tutta un’illusione! Che è impossibile incontrare Gesù… perché tanto è morto e sepolto! Gli scribi hanno anche il denaro per vendere e pubblicizzare la loro versione… ancora oggi! Non vogliamo lasciarci indottrinare dai maestri del dubbio… preferiamo metterci in ginocchio e abbracciare i piedi di Gesù… anche se non vediamo immediatamente il suo volto! Ci bastano i suoi piedi… la sua presenza sacramentale… segno della sua reale prossimità! Buona Pasqua

ASCOLTARE E GUARDARE

Non si può gioire a comando! Neanche a Pasqua… Tuttavia, non si può non lasciarsi raggiungere dall’onda di Grazia che si sprigiona dall’annuncio del sepolcro vuoto! Anche se non si hanno le condizione ottimali per gioire, la pace inonda il cuore! L’ascolto della Parola, pieno di stupore e meraviglia… l’acqua che nel fonte battesimale lava e dà la vita… la luce del cero che squarcia le tenebre e illumina a girono l’esistenza… le campane che ferme da tre giorni sembrano non voler smettere la loro danza… l’incenso che profuma abbondantemente la chiesa e. di conseguenza, la Chiesa… l’alleuia che risuona come grido di liberazione e di salvezza… Tutto smuove e risveglia le nostre vite stanche e assopite: non si può rimanere inermi! L’annuncio della Risurrezione apre la via alla ricerca di Gesù! Se siamo tristi, demotivati, passivi, depressi, è inutile che rincorriamo palliativi… è perché non abbiamo ancora spalancato il nostro cuore a questa notizia! La morte è vinta! E con lei tutte le esperienze che annichiliscono la vita e la rendono flaccida e spenta! Non c’è da rimuovere alcun masso dal sepolcro: ci ha già pensato Gesù! Se vogliamo trovarlo è nella Galilea della nostra ordinarietà… Buona Pasqua!