QUANDO LA FEDE VALE PIÙ DELLA VITA

Adoro il Vangelo di Marco! È così immediato, così vero, così reale… Dà un quadro della fede dei discepoli impietoso: veri e propri miscredenti! Testardamente chiusi ad ogni annuncio della risurrezione: alla testimonianza di Maria Maddalena «non credettero»; alla testimonianza dei due viandanti di Emmaus «non credettero neppure a loro»… Non c’è verso di andare oltre la scorza del loro orgoglio e della loro presunzione! Questa incredulità dei discepoli, comunque, fa parte del Vangelo: è una buona notizia, è una rivelazione! Credere in Gesù non è tradizione e nemmeno fideismo! Credere in Gesù è vedere e ascoltare! È fare esperienza concreta di Lui! Gesù va incontro alla incredulità dei discepoli, li rimprovera e poi li manda a testimoniare! A partire dall’incontro con Lui non c’è più nulla che li ferma, neanche il martirio! Lo ascoltiamo dalla bocca di Pietro negli Atti degli Apostoli dove rispondendo agli Scribi e i Farisei che avrebbero voluto tacitarli disse: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato». Questa è la fede! Mi fa sorridere l’impianto catechistico in uso oggi, dove tutti in massa celebrano i Sacramenti… non sarà mica fede questa? Vi sembrano persone disposte a dare la vita per Gesù quelli che si stanno preparando ai Sacramenti nella nostra parrocchia? E noi siamo gente disposta a dare la vita? Quante indicazioni abbiamo per pensare… Buona giornata

IL MISTERO PASQUALE CONTINUA

La Chiesa funziona quando vive in sé il mistero pasquale di morte, sepoltura e risurrezione! Essendo il Corpo di Cristo non può che vivere il medesimo destino, pena il tradimento… La pagina degli Atti degli Apostoli che oggi leggiamo nella liturgia ci parla proprio di questo: Pietro e Giovanni guariscono uno storpio nel nome di Gesù e per questo sono imprigionati… Subito viene sottolineato: «Molti però di quelli che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila». Quando si da la vita e si è disposti a donarla fino alla fine si diventa semente feconda per la conversione! Quando la Chiesa, al contrario, vive di strategie per una implementazione progressiva della sua incidenza, inevitabilmente implode e crolla su se stessa! Del resto Gesù l’aveva detto: «Chi vuol salvare la propria vita la perderà, chi invece la perderà per causa mia la troverà». Non nascondo che questa riflessione me la sento addosso in una maniera impressionante…  Non è per nulla facile riconoscere la nostra strumentalità alla causa di Cristo… a costo della nostra umiliazione e della nostra marginalizzazione… Si ha tanta paura di soffrire, di stare male… Non possiamo che continuare a chiedere al Signore: Aumenta la nostra fede! Buona giornata

ASCOLTARE PER VEDERE

«Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: “Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate!” …e disse: “Avete qui qualche cosa da mangiare?”. Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro». Sono parole inequivocabili! Hai voglia a dire che è un genere letterario… Qui c’è un incontro fisico con Gesù! Non siamo nella sfera della visione o del sogno! Gli Apostoli hanno avuto il privilegio di fare una esperienza concretissima di Gesù… da non credere! Tant’è che a tale visione, l’evangelista Luca dice: «Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma»! È una reazione simile a quella di chi non vede una persona da decenni, sospettata di essere morta, e si presenta davanti alla porta: “Non ci credo! Non può essere vero!”… Gesù, per superare questa reazione istintiva – giustificata – si mette accanto a loro e a partire dall’Antico Testamento fa vedere come tutto quanto gli è capitato era stato ampiamente previsto e descritto dai Profeti! La visione necessita comunque di una spiegazione! Potremmo vedere Gesù in carne e ossa: ma senza la griglia dell’Antica alleanza non avremmo la capacità di credere! Quanti increduli più per ignoranza che per ragioni effettive… Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Maria che si unisce al coro degli angeli e dei santi nella lode dell’Agnello Immolato e Vivente, Cristo nostra Pasqua!

LA NOSTRA FORZA È GESÙ

San Paolo afferma che «Siamo morti in Cristo e siamo vivi per Lui». Coerentemente san Pietro dice allo storpio: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». È bene che da cristiani prendiamo coscienza che il nostro proprium è Cristo! Ho l’impressione che anche come Chiesa siamo più preoccupati di acquisire conoscenze e competenze nei rami delle scienze e del sapere in genere piuttosto che puntare sulla maturazione nello Spirito… Si badi bene che non intendo per nulla risancire un taglio netto tra lo spirituale e il materiale, tra il sacro e il profano! Ma ritengo che il punto prospettico del nostro sapere deve essere il Vangelo! Nella vita quotidiana, alle domande che ci vengono poste, alle richieste che ci vengono fatte, dobbiamo appellarci al tesoro inesauribile del Vangelo e alla forza sorprendente di Gesù risorto! Non saremo mai noi più intelligenti o intraprendenti di chi non crede… l’unica forza caratterizzante la nostra missione nel mondo è la forza salvante di Gesù! San Pietro ne è chiaramente convinto tanto che si dichiara povero di tutto e ricco solo di Gesù! Solo Gesù salva! Deponiamo la nostra pedante presunzione… Buona giornata

CONOSCERE LA PAROLA

Come in tutti i Vangeli della risurrezione anche oggi la fiera degli equivoci non si placa: Maria Maddalena è disperata perché pensa abbiano portato via il corpo di Gesù… non conosce Gesù… pensa che sia il giardiniere… Solo la Parola di Gesù riesce a sciogliere i dubbi! Si tratta di una Parola amica, immediatamente riconosciuta… Gesù aveva detto «Le mie pecore conoscono la mia voce»: ed è proprio così! Maria Maddalena non riconosce Gesù dalle sembianze o da particolari specifici ma dalla Parola! Mi sembra rilevante questa sottolineatura perché riscontrata con molteplice attestazione… Significa che prestare attenzione alla Parola ed esercitare dovuto approfondimento della Parola è la precondizione essenziale al riconoscimento del Risorto! Guarda caso, hanno visto e hanno riconosciuto Gesù sole le persone più intime… quelle che sapevano leggere la realtà e scorgere lo zampino del Maestro! Fanno sorridere quelli che ritengono di avere assodato che Gesù è un non problema e spacciano la fede in lui retaggio di una cultura ormai sorpassata… basta scavare sotto per constatare l’approssimitività della cognizione intorno all’insegnamento di Gesù! Senza amore Gesù non è, per nessun motivo, riconoscibile! Un consiglio: prima di cercare il Risorto, approfondiamo la conoscenza della sua Parola… il resto sarà un gioco da ragazzi! Buona giornata