LA LEGGE È INTRAMONTABILE

L’esito delle elezioni è chiarissimo: ha vinto chi ha parlato alla pancia degli italiani! Alla fine siamo tutti un po’ come bambini: il paese dei balocchi ci affascina di più dell’impegno e della fatica! Chi garantisce la soluzione facile ed immediata ai problemi viene acclamato e portato in trionfo… per poi immolarlo qualche tempo dopo perché incapace a realizzare il bengodi tanto sospirato! Oggi tutti gli educatori fanno fatica, più di un tempo: i genitori non riescono più a tener duro su alcune scelte di fondo perché hanno paura del confronto con genitori più accondiscendenti a cui i figli fanno riferimento… i maestri e i professori non danno più voti troppo negativi altrimenti diventano impopolari e rischiano il posto con la raccolta di firme dei genitori… i preti stufi di controbattere a richieste di servizi religiosi accettano compromessi e annacquamenti di ogni genere… Stiamo mollando su tutti i fronti! Non sembrano esistere più punti fermi e  non negoziabili! Eppure Gesù, pur essendo misericordioso e aperto a ogni persona, non ha fatto sconti ad alcuno, ricordando pure l’intramontabilità della legge mosaica: «finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge»! Aperti si, ma non a tutti i costi! Buona giornata

TORNEREMO A DIO

Non c’è storia: nella vita si cade e ci si rialza, ci si ferma e ci si riavvia, si distrugge e si costruisce… non esiste nulla di sempre uguale: ogni realtà dipende da molteplici incognite, in primis il gioco della nostra libertà! È fuori dubbio, però, che quando si arriva ad un apice, difficilmente si riesce a rimanervi oltre un certo tempo… capita sempre qualcosa che fa precipitare! Così come è fuori dubbio che quando si tocca il fondo si ha nel cuore il desiderio e la voglia della risalita! Israele è un esempio mirabile di questa dinamica, descritta bene anche da queste parole che ascoltiamo oggi nella liturgia: «Ora, Signore, noi siamo diventati più piccoli di qualunque altra nazione, oggi siamo umiliati per tutta la terra a causa dei nostri peccati. Potessimo essere accolti con il cuore contrito e con lo spirito umiliato». Il popolo, prostrato nella polvere del suo esilio, ricomincia a cercare e chiedere l’intervento di Dio! Io credo che questa esperienza sarà anche la nostra! Stiamo camminando a prescindere da Dio… sempre di più sono visibili le bassezze di cui l’uomo è capace senza Dio… Torneremo a sentirne il bisogno! E allora risaliremo la china della salvezza… Buona giornata

PURIFICARE IL CUORE

La prima lettura racconta la guarigione di Naaman il Siro dalla lebbra. Il Vangelo riporta le parole di Gesù nella sinagoga di Nazareth dove ricorda quel fatto insieme al soccorso prestato alla vedova di Zarepta in un tempo di carestia. Tutti stranieri, lontani dalla fede, indifferenti alla nomenclatura religiosa ebraica, soccorsi e curati dalla provvidenza divina. È una bellissima notizia! Non c’è alcun privilegiato davanti a Dio: siamo tutti figli! Dio guarda al cuore e ai bisogni reali degli uomini e interviene in maniera appropriata, scavalcando rubriche e protocolli! Occorre che ognuno di noi si adoperi a purificare il cuore! È al cuore che guarda Dio… e il cuore è la sede che lancia l’uomo verso altezze incommensurabili o lo precipita verso abissi incolmabili… Gesù ci ha donato un cuore nuovo nel battesimo: in noi c’è la memoria della vita buona! Purtroppo il Maligno lavora per sporcarci questa sorgente preziosa… Occorre guardarsi dentro, confrontandosi con la Parola, per scorgere tutte le scorie presenti… chiedere al Signore il suo perdono e la sua liberazione! Solo Lui ci può difendere dagli attacchi di chi ama farci perdere la vita e farci morire miseramente nel peccato… Confessiamo le nostre colpe e invochiamo la pace del cuore! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Maria che ritorna a Gesù da lei sempre riconosciuto come suo unico dottore

ESSERE FIGLI

Questa sera ho parlato con un giovane a cui è stato chiesto di fare da padrino ad una cuginetta per la Cresima. Gli ho chiesto perché avesse accettato un compito così impegnativo. Mi ha risposto che per cortesia era giusto acconsentire alla richiesta. Ho provato a spiegare che il ruolo del padrino è sostanzialmente testimoniale: mostrare al proprio figlioccio la propria esperienza di Gesù! Non è stato facile farsi capire… Alla fine credere in Dio nella fattispecie più diffusa prescinde da Gesù! Basta dire di credere in qualcosa che è ritenuto sufficiente… Dio è ciò che sta sopra… presiede a tutto l’esistente… noi possiamo semplicemente augurarci un po’ di benessere e niente di più… La figliolanza non è presa in considerazione neanche per striscio! Il credere niente ha a che fare con la comunione! È una sensazione, come l’amore… senza nome e senza tempo! Nessun legame… Tutto si esaurisce nell’io! Le relazioni non contano, sono totalmente bandite! In questo senso è comprensibile anche tutto l’equivoco sui comandamenti che leggiamo nella prima lettura di questa domenica: all’origine non c’è un Padre che ama e che ha a cuore il destino dei suoi figli, ma un despota che determina i doveri e sugli stessi sancisce la salvezza o la dannazione! Occorre davvero ridisegnare il volto di Dio a partire dalla Parola che ne da testimonianza! Buona domenica

PURIFICARE L’IMMAGINE DI DIO

Il Vangelo di oggi ci racconta la famosissima parabola del Figliol prodigo. Chi ha fatto un po’ di catechismo non può non ricordarsela. I piccoli rimangono sempre affascinati dalla trama di questo quadretto familiare così drammatico. La parabola esordisce così: «Un uomo aveva due figli». Quell’uomo – sappiamo – è Dio. Per Dio i figli sono e rimangono figlii figli, al contrario, si scordano di avere un Padre! Se ne sono fatta un’immagine distorta: per il più giovane il Padre è un avido custode di beni per sé… per il più vecchio il Padre è un duro e severo datore di lavoro… in soldoni: per gli uomini Dio non è Padre! Il veleno dell’antico serpente ha ottenuto il risultato voluto: il sospetto verso Dio anima il cuore di ogni figlio che appare sul volto della terra! Nel tempo della quaresima varrebbe la pena che purificassimo profondamente la nostra immagine di Dio! Dio non è quello che ci mettiamo in testa noi! Dio è colui che ad ogni figlio riconosce libertà di scelta e di azione! Ogni figlio può scegliere di prendere le distanze da Lui, ma Lui non smetterà un secondo solo di ricordare a loro la sua paternità! Chi ha il coraggio di tornare a casa lo potrà sperimentare chiaramente! Buona giornata