SOLO DIO È FEDELE

Quante volte insistiamo nell’educare i nostri bambini con l’esortazione “Devi fare il bravo!”… Giustissimo: è bene spronare all’esercizio delle buone azioni! Tuttavia, sappiamo benissimo come sia pressoché impossibile che i bambini riescano nell’impresa… Non ci riusciamo noi, non ci riescono loro! C’è una falla nel cuore umano che lo rende incapace all’impresa perseverante del bene! Leggendo la Bibbia si ha modo di confermare come nessun vocato da Dio, pur svolgendo missioni di grande rilievo, sia stato capace di fedeltà impeccabile! Nella lettura che oggi leggiamo in Chiesa è la volta di Salomone! Un uomo sapiente, devoto a Dio, obbediente, lungimirante, eppure fallibile… «Quando Salomone fu vecchio, le sue donne gli fecero deviare il cuore per seguire altri dèi e il suo cuore non restò integro con il Signore, suo Dio». Ci deve scandalizzare questa cosa? Io credo proprio di no! Anzi: significa, ancora una volta, che l’unico ad essere fedele è Dio! Mi fa sorridere tutto lo stupore che anima l’opinione pubblica ogni volta che viene trovato qualche personaggio con “le mani nella marmellata”… Io partirei dalla convinzione che non ce ne sia uno solo che possa dirsi integerrimo… da qui la necessità dell’umiltà! Lo sforzo non dovrebbe essere nella direzione dello stanare gli infedeli per stigmatizzarli ma nel favorire la massima trasparenza per aiutare tutti a evitare il più possibile le infedeltà! Buona giornata

LA SAPIENZA DI SALOMONE

Salomone che cosa ha chiesto in dono a Dio quando è stato unto re d’Israele?  La sapienza! Non ha chiesto né oro né potere, ma solo la capacità di agire secondo il cuore di Dio. A partire da questo primato reso a Dio ne è derivata una capacità di governo di grande qualità! Tanto che venivano da lontano per ammirare la sapienza con cui Sapienza con la quale governava il Regno d’Israele. Chi ha dentro di sé Dio inevitabilmente lo emana e lo manifesta in tutte le forme della eleganza e della bellezza. Interessante la reazione della regina di Saba dopo aver visitato la reggia di Salomone e il Tempio: «La regina di Saba, quando vide tutta la sapienza di Salomone, la reggia che egli aveva costruito, i cibi della sua tavola, il modo ordinato di sedere dei suoi servi, il servizio dei suoi domestici e le loro vesti, i suoi coppieri e gli olocausti che egli offriva nel tempio del Signore, rimase senza respiro». Le persone che hanno incontrato Dio riescono a far trasparire in tutte le cose che fanno un ordine e un’armonia che lasciano a bocca aperta! Fintanto, invece, ha il sopravvento l’individuo la grossolanità e il protagonismo fanno da padroni… Criteri per il discernimento. Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Frida che affidiamo alla misericordia di Dio

CONTRO OGNI LEGGE INSINDACABILE

Gesù colpisce nel segno scribi e maestri di ogni ordine e grado: «Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». È facilissimo consumare la vita sostenendo principi e concetti ritenuti assolutamente veri, ideologicamente motivati, con la certezza morale di operare per una nobilissima causa, per poi arrivare a capire che il comando di Dio era diametralmente opposto a quanto difeso strenuamente… È bene che quando ci intestardiamo su qualche cosa ci ricordiamo di metterci seriamente in discussione! Ogni verità che ci appare insindacabile per principio ha sempre la necessità di essere calata nella storia… prima della verità deve sempre venire la carità! Anche quando una persona dovesse essere contro la verità, viene prima della verità! Gesù ha dato la vita per salvare uomini e donne palesemente contrari alla verità… È un criterio importante questo che mette in discussione non solo le leggi ferree delle religioni ma anche i principi insindacabili del laicismo imperante e del perbenismo strisciante! L’uomo corre sempre il rischio di idolatrare se stesso, ergendosi come il metro di tutto! Dio ci è necessario come criterio “altro”, tutela della libertà e della pari dignità di ciascuno! Rimaniamo in ascolto della Parola: solo la Parola ci evita svarioni ideologici pericolosi, facilmente convertibili in dittature perniciose! Buona giornata

ESSERE SALVATI

«Ovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati». Gesù è un catalizzatore di folle impressionante! Come sarebbe bello vederlo in azione anche oggi nelle nostre piazze… c’è da dire, però, che il Vangelo non manca di osservare come queste folle fossero costituite prevalentemente da ammalati e bisognosi! Anche oggi, a ben guardare, gli ammalati sono coloro che maggiormente sono attratti dalle cure e dall’attenzione di Gesù… Perché gli ammalati? Semplicemente perché sentono sulla loro pelle il peso della morte! L’uomo che è fatto per la vita non si arrende alla morte e cerca, seppure a tentoni, la sorgente della vita! Questo tendere le mani descritto dal Vangelo di Marco riesce a rendere l’idea in maniera eccezionale: “almeno toccare il lembo del mantello”! Ma c’è una sottolineatura che non ci deve sfuggire nel versetto sopra citato: chi riusciva a toccare il mantello non si dice “veniva guarito”, ma “veniva salvato”! L’azione di Gesù è ben più radicale di quella attesa dagli ammalati: non si tratta di guarire da una malattia ma di trovare la vita! Così che la paura della morte non possa più nuocere! Davvero bello! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Aurelio e Luigia che oggi consegniamo alla terra in attesa della risurrezione

CURA DI CRISTO, CURA DELLA CHIESA

Giustamente Giobbe afferma: «I miei giorni scorrono più veloci d’una spola, svaniscono senza un filo di speranza». La vita umana è di una precarietà impressionante. nessun uomo può assicurarsi un’ora sola. Basta un niente e l’uomo è prostrato a terra. Ci sono i lutti, ci sono le malattie, ci sono le preoccupazioni, ci sono le angosce… non c’è vita che non si trovi a sperimentare situazioni di questo genere! È giusto agire da stoici e scrollare la testa disillusi e andare avanti indifferenti? Oppure c’ una alternativa od una via di uscita? Beh: il vangelo ci mostra il volto di Dio chino sulle fatiche e le sofferenze umane, tutto intento alla cura e alla guarigione. Ci sono malati, ci sono indemoniati, ci sono poveri: davanti alla casa dove Gesù alloggia si ammassa l’umanità piangente… Molti vengono curati, guariti, consolati… E poi? E poi c’è una scelta stranissima da parte di Gesù: nel momento in cui vede aumentare il numero delle persone che accorrono a Lui, decide di «andare altrove»! Perché? Forse perché la gente sanata basta a rendere testimonianza di quanto avvenuto! È la Chiesa: chiamata ad essere la casa dove vengono portate le sofferenze e sono prese in carico perché la Vita mai venga meno… Buona domenica