APRIRE A DIO

Il libro della Sapienza non conosce quello che oggi è chiamato il rispetto… Sì! Oggi tutti possono essere tutto e il contrario di tutto ma guai a chi mette evidenza errori e contraddizioni! Un tempo, al contrario, c’era un criterio riconosciuto della verità e su questo tutto veniva messo al vaglio! È così che leggiamo nella liturgia della Parola odierna: «Davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio». Provate a dire ad un ateo o ad un agnostico che è “vano” e poi sentirete quante ve ne diranno! Eppure è proprio così: povero chi non crede! Non da odiare, non da denigrare, non da isolare… ma dichiararne la povertà perché no? Senza saccenza né senso di superiorità è giusto aprire l’orizzonte a chi ha deciso di chiuderlo! Senza Dio l’uomo è sempre più povero e vuoto! Non è la stessa cosa conoscere o misconoscere Dio! Tutti si possano a aprire alla gioia e alla pienezza che scaturiscono dalla fede! Buona giornata

DIO È LADDOVE LO CERCHIAMO

Che desiderio irrefrenabile che c’è nell’uomo di vedere Dio! Di poterlo conoscere, definire, possedere! Ma Dio sfugge… non si lascia afferrare! Si fa intravedere ma subito sparisce, non permette a nessuno di trattenerlo! La Maddalena, vedendolo risorto, avrebbe voluto legarlo a sé, ma Gesù le disse chiaramente “Non mi trattenere!”… Dobbiamo diffidare di noi stessi quando abbiamo la tentazione di trattenere Dio… ma ancor più da tutti coloro che si spacciano come suoi eruditi conoscitori! Sentite come Gesù ammonisce i suoi discepoli: «Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli». Chiunque semplifica la fede proponendo strade definite e certe per arrivare a Dio, compie un azione deleteria! Dio sa aprire strade nel deserto! Pertanto lasciamo a Dio lo spazio dell’azione! Lasciamo che parli nella storia delle persone in maniera originale e unica! Sarà un volto di Dio finalmente affascinante e davvero salvante! Buona giornata p.s. Una preghiera per Mariuccia che accompagniamo nella sua ultima dimora

IMPARARE LA GRATITUDINE

In queste ultime settimane ho avuto la grazia di raccogliere la testimonianza commossa di persone che hanno sperimentato una salvezza profonda da situazioni pesanti di dipendenze e di aridità: che gioia sprigionare dalle loro parole e dai loro occhi! Qualcuno direbbe: beati loro! Noi, sempre sostanzialmente sereni, non riusciamo a sperimentare lo stesso entusiasmo… la libertà interiore che possediamo ci sembra scontata e banale… Qui sta, forse, il passaggio da fare per una gioia autentica: accorgersi del miracolo di una vita beata, non per fortuna ma per grazia! La pace che abbiamo nel cuore, la via retta che percorriamo, non sono merito nostro! Sono doni di Dio! È bene che cominciamo a ringraziare! È bene che recuperiamo un sano senso di gratitudine per quanto abbiamo! Come il lebbroso santo del Vangelo che «vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo»! Facciamolo già questa mattina: se siamo in piedi, attivi, in pace… è solo e soltanto un dono! Buona giornata

LA GIOIA DELLA SEQUELA

Se stiamo seguendo il Signore non dobbiamo farlo con continue lamentele! Deve essere un’esperienza entusiasta! Non che manchino fatiche… ci mancherebbe! Tuttavia, è bene che consideriamo il privilegio di essere discepoli del Signore! Non c’è fatica o delusione che non abbiano un po’ di luce! Come in un qualsiasi rapporto non possiamo chiedere una corrispondenza permanente ai nostri desideri… e nemmeno possiamo esigere di ottenere sempre e subito vantaggi! Non si è discepoli per interesse o opportunismo! Per questo Gesù dice ai suoi discepoli: «Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”». Ebbene sì: come in un rapporto tra persone che si vogliono bene, alla fine ciò che resta è l’amore che si è donato e si è ricevuto… non cose, non posizioni, non promozioni… Che bello vedere la mia mamma di fronte al papà appena spirato: “ho fatto tutto quello che dovevo fare!”… questa è la sequela! Buona giornata

LA SAPIENZA

Nel nostro linguaggio comune “sapienza” è un vocabolo usato come sinonimo di “intelligenza”. Nella Scrittura, invece, la Sapienza è una qualità propria solo di Dio e di coloro ai quali Lui la dona! La Sapienza è il dono che Salomone ha chiesto nel momento in cui si è insidiato sul trono del Regno di Davide suo padre: le generazioni ricorderanno la lungimiranza e la lucidità di governo di questo sovrano, al punto che si usa dire di chi è particolarmente erudito “ha una sapienza salomonica”… La Sapienza è la capacità di leggere la realtà con gli occhi e il cuore di Dio! La Sapienza ha a che fare soprattutto con l’amore che, avendo a cuore la realtà, la capisce e la serve in ordine al suo vero bene! La Sapienza, quindi, va invocata più che costruita! Cercata più che esibita! È un continuo sentirsi bisognosi della luce di Dio da non affrontare nulla senza prima aver fatto discernimento circa la sua volontà! Che il Signore anche oggi ci riempia della sua Sapienza! Buona giornata