«Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». Con il racconto di oggi (Mt 22,15-21) siamo resi responsabili della storia, poiché il Signore, che guida la storia, si affida anche alla nostra libertà e responsabilità. Per questo, quando non ci riteniamo corresponsabili della costruzione della storia, rendiamo Dio un idolo, colpevole e responsabile di tutto ciò che di male accade attorno a noi (perché Dio non fa nulla?), dimenticandoci della nostra propria e umana responsabilità e soprattutto scordandoci della potenza che il peccato stesso esercita sulla storia del mondo e sulla natura.

don Christian