La schiettezza unita all’onestà intellettuale sono le qualità che più apprezzo nelle persone! Mi sembrano tratti limpidi di una umanità autentica, senza finzioni, senza ipocrisie, senza doppigiochismi… dentro la quale ci si può muovere con serenità senza la paura di coltellate improvvise alle spalle! Ebbene: mi sembra proprio quello che Gesù riconosce a San Bartolomeo di cui oggi celebriamo la memoria liturgica: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Cosa ha fatto quest’uomo per meritarsi tanta stima? Ha detto quello che pensava di Gesù nel momento in cui Filippo lo ha invitato a conoscerlo! Ha ripetuto quanto aveva imparato dalla Scrittura… Tuttavia, non si era sottratto all’incontro e al confronto! Bartolomeo aveva un pregiudizio su Gesù ma si è messo in gioco! Questo è essere uomini in piedi: non inestardirsi dentro una posizione ma porsi schiettamente in dialogo! Senza calare subito le armi del proprio giudizio ma sostenendo il confronto con verità e intelligenza! L’imressione che ho è che viene sempre più avanti una cultura di chiara matrice ideologica, poco incline all‘approfondimento e al confronto… L’ordinario dibattito è ormai scontro frontale tra due posizioni contrapposte dove la supremazia è sancita dal consenso e dalla maggioranza! La ragione ha sempre meno peso… mi fa paura! Buona giornata